Salute 8 Marzo 2018 16:27

«Cosa faresti se rimanessi senza smartphone per qualche giorno?» Le reazioni dei ragazzi iperconnessi

Nei racconti dei ragazzi che hanno partecipato al Safer Internet Day anche tanti episodi di cyberbullismo: da insulti in chat a foto compromettenti fatte girare in rete. «Dobbiamo imparare ad usare il telefono e non abusare del potere che ha»

Alcuni di loro sono stati vittime di cyberbullismo. Molti sono stati silenziosi spettatori di episodi spiacevoli, cui non sapevano come reagire. Una ragazza ci ha raccontato che alcune sue foto personali sono state fatte girare in rete contro la sua volontà. Per non parlare di gruppi su Instagram, Facebook o Whatsapp creati appositamente per prendere in giro le vittime. Sono tutti minorenni, ma il campione di ragazzi che abbiamo incontrato al Safer Internet Day al Teatro Brancaccio di Roma aveva già parecchio da raccontare in tema di cyberbullismo.

Eppure, molti di loro non saprebbero cosa fare senza smartphone e tablet. «Avrei un sacco di tempo libero e non saprei proprio come impiegarlo, mi mancherebbe la terra sotto ai piedi», ci risponde un ragazzo quando gli chiediamo quale sarebbe la sua reazione se dovesse trascorrere del tempo “sconnesso”.

Non tutti però si dicono dipendenti dal telefono e non tutti avrebbero una reazione di panico in caso di disconnessione forzata: «L’estate scorsa in vacanza mi sono trovata in un posto in cui il telefono non prendeva. Nei momenti di pausa ho semplicemente letto un libro», risponde un’altra ragazza, cui si contrappone un’adolescente che sottolinea invece che «questa è la generazione di Internet e non sappiamo starci senza, è proprio una cosa indispensabile».

Pareri discordanti quindi, dovuti forse anche alle esperienze che ciascuno di loro ha avuto on line: «Uso poco il telefono – rivela una ragazza – perché non voglio abusare del potere che ha. Molte persone lo usano in modo sbagliato, non sono responsabili di quello che fanno, non si rendono conto di quanto sia potente la rete sociale. Io sono stata presa in giro parecchie volte su queste reti e ho imparato che bisogna usarle con cautela e con il cervello. Anche perché una volta che pubblichi qualcosa sul web, anche se poi la elimini, resta per sempre lì».

«Mi è capitato di ricevere insulti su Whatsapp – aggiunge una ragazza – e su alcuni gruppi sono state inviate alcune mie foto un po’ imbarazzanti che volevo tenere per me. Mi sono fatta aiutare da mia madre: se capitano situazioni spiacevoli come queste consiglio a tutti di farsi aiutare dai genitori, per quanto riguarda la sfera privata, e dagli insegnanti, se accadono a scuola».

Genitori e scuola continuano ad essere quindi i punti di riferimento di ragazzi in difficoltà, che però hanno ben chiaro cosa si dovrebbe fare per arginare un problema che è sempre più preoccupante: «Dobbiamo fare educazione e formazione su come si usa Internet per prevenire questi fatti. Sappiamo tutti nel profondo che queste cose sono sbagliate, ma in realtà quando assistiamo ad episodi di cyberbullismo non diciamo niente a nessuno, né ai genitori né agli insegnanti. Dobbiamo quindi innanzitutto imparare a denunciare, e poi a far capire al bullo di turno che quello che sta facendo è sbagliato».

Ma la formazione di ragazzi e insegnanti sul tema della dipendenza da Internet e del cyberbullismo va ampliata anche ai medici e al personale sanitario. Per questo il provider Sanità-in Formazione, in collaborazione con Consulcesi Club, propone a ragazzi, insegnanti e medici il video corso “Internet e adolescenti: I.A.D. e cyberbullismo”, disponibile gratuitamente su www.sconnessiday.it, per fornire a tutti gli strumenti necessari per capire fenomeni sempre più importanti.

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Safer Internet Day: 9 medici su 10 temono le insidie del web, ma solo il 18% sa come difendersi
Prof. Razzante: «Se un medico dovesse finire nel cosiddetto tritacarne mediatico, i fatti di cui è stato protagonista non possono essere cancellati dalla rete. È possibile richiedere un aggiornamento ed una corretta indicizzazione delle informazioni che lo riguardano»
Iperconnessione: dipendenza o diritto? Ecco quando diventa un problema (e quando no)
Lo psichiatra esperto in dipendenze Federico Tonioni (Gemelli): «I social network e l’interattività digitale sono la nuova realtà. Sbagliato demonizzarli tout court»
Psicologia della cronicità, Lastretti (psicoterapeuta): «Esiste una vita prima ed un’altra dopo la diagnosi»
Non solo social network, chat, blog e app, ma anche dispositivi medici dotati di intelligenza artificiale, capaci di prendersi cura del paziente. L’esperta: «In un futuro non troppo lontano le learning machine potrebbero diventare gli alleati più fedeli dei malati cronici»
di Isabella Faggiano
Adolescenti iperconnessi? I 7 campanelli d’allarme dell’internet-dipendenza
A un anno di distanza dalla proposta di istituire una Giornata Mondiale della S-connessione, Consulcesi Club riaccende i riflettori sulla web-addiction attraverso la Pagina Facebook “Sconnessi Day”
Vamping, Nobili (neuropsichiatra): «Attenti alle luci del pc, alterano melatonina»
«In aumento gli adolescenti deprivati di sonno, incapaci di affrontare gli impegni quotidiani». Così Lino Nobili, responsabile del centro di Medicina del Sonno dell’ospedale Niguarda di Milano
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...