Salute 17 Settembre 2024 18:45

Solitudine: “Influenza negativamente la salute, ma non è causa diretta di malattie”

Gli autori dello studio hanno esaminato l’associazione tra solitudine e 56 diverse malattie: per 30 di queste, soprattutto disturbo da stress post-traumatico, depressione, ansia, schizofrenia e broncopneumopatia cronica ostruttiva, è emersa una forte correlazione tra solitudine e aumento del rischio
di I.F.
Solitudine: “Influenza negativamente la salute, ma non è causa diretta di malattie”

La solitudine è un’importante spia di allarme per circa 30 malattie anche molto diverse tra loro, dalla depressione ai disturbi cardiovascolari, dalla schizofrenia al diabete. Non ne è, tuttavia, la causa diretta, come si ipotizzava: a dirlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour e guidato dall’Università di medicina di Guangzhou, in Cina. La ricerca ha analizzato i dati di oltre 470mila persone inseriti nella vastissima banca dati britannica Biobank: i risultati evidenziano l’importanza di non sottovalutare i fattori di rischio legati alla solitudine, perché possono avere una notevole influenza sulla salute a lungo termine.

Una combinazione di dati genetici, di salite e abitudini

La solitudine, definita dai ricercatori come “esperienza soggettiva di disconnessione sociale” è ampiamente considerata un fattore di rischio per la salute. “Tuttavia – sottolineano i ricercatori nell’abstract della ricerca – rimane in gran parte inesplorato se le associazioni tra solitudine e malattie multiple siano coerenti con gli effetti causali”. Nella maggior parte delle ricerche finora condotte non è stato dimostrato un rapporto di causa-effetto: per questo motivo, i ricercatori guidati da Yannis Yan Liang hanno cercato di fare luce combinando dati genetici, abitudini e dati riguardanti la salute dei partecipanti, monitorandoli poi per una media di oltre 12 anni.

Analizzata l’associazione tra solitudine e 56 diverse malattie

Gli autori dello studio, in particolare, hanno esaminato l’associazione tra solitudine e 56 malattie diverse: per 30 di queste, soprattutto disturbo da stress post-traumatico, depressione, ansia, schizofrenia e broncopneumopatia cronica ostruttiva (una malattia che causa difficoltà a respirare), è emersa una forte correlazione tra solitudine e aumento del rischio. Liang e colleghi hanno quindi scavato più a fondo, analizzando anche i dati genetici disponibili per 26 delle 30 patologie: i risultati negano l’esistenza di una relazione di causa-effetto per almeno 20 disturbi su 26, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e malattie epatiche croniche. Ciò suggerisce, secondo i ricercatori, che la solitudine non è una causa diretta ma è senza dubbio un’importante spia per quanto riguarda lo stato di salute di un individuo.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano