Presenti anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il neo Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi. Da entrambi la promessa di un impegno condiviso per combattere disagio sociale e garantire parità di accesso a studio e lavoro
Si è tenuta a Napoli nei giorni scorsi la 3ª Conferenza Nazionale sulla Sordità, organizzata dall’Ente Nazionale Sordi con il patrocinio della Regione Campania nell’ambito del POR Campania FSE 2014/2020. Una tre giorni che ha visto un parterre di esperti, professionisti, operatori e espositori con l’intento di fornire un quadro scientifico aggiornato sulla sordità e sulle diverse tematiche – mediche, riabilitative, didattiche, sociali e assistenziali – ad essa correlate, delineare tutte le nuove prospettive tra progresso scientifico e tutela sociale e sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su quella che è conosciuta come la “disabilità invisibile”.
«Con questa manifestazione – ha commentato il Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci – abbiamo voluto far emergere tutte le sfaccettature della comunità sorda, la complessità e la multidimensionalità della sordità e la necessità di adottare un approccio integrato. Perché la reale inclusione – ha concluso Petrucci – non passa da pregiudizi o inutili antagonismi, ma da una corretta e continua informazione, dal mettere al centro di tutto la persona nella sua unicità e globalità e dal garantire alle cittadine e ai cittadini sordi tutti i percorsi, gli strumenti e le scelte comunicative per crescere in autonomia, autodeterminarsi e realizzare pienamente se stessi».
Tra i punti focali del confronto ci sono stati lo screening, diagnosi, prevenzione, Lingua dei Segni, bilinguismo bimodale, prospettive riabilitative per i bambini sordi, ricerche genetiche sulla sordità, tecnologie assistive, interventi e ausili, come l’impianto cocleare, le protesi impiantabili e le protesi acustiche, e la possibile convivenza e cooperazione tra IC e lingua dei segni. «Lo screening in Campania è argomento di attualità – afferma il prof.Elio Marciano , direttore dell’UOC di Audiologia e Vestibologia della AOU Federico II di Napoli – e già dal 2006 è partito un progetto di indagine su tutti i nati della Regione. Dal 2006 ad oggi sono stati esaminati circa 700mila bambini. Questo progetto – continua – vede la collaborazione tra i centri nascita e le terapie intensive neonatali, le strutture di secondo livello di otorinolaringoiatria e audiologia e quelle di terzo livello come quella che dirigo. Il centro di riferimento regionale deve approfondire i percorsi diagnostici precedenti ed arrivare ad una diagnosi conclusiva. La presa in carica del bambino avviene tramite follow up audiologici, protesizzazioni ma anche poi seguire il bambino sulle performance percettive linguistiche e nel caso prevedere l’utilizzo di impianti cocleari. Molto importante – conclude Marciano – la diagnosi genetica, infatti i bambini interessati vengono analizzati per la connessina 26 e la connessina 30, e con altri tipi di indagine tramite pedegree genetico del bambino, a seguito del quale questi verrà indirizzato verso un percorso multidisciplinare».
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Presente all’inizio dei lavori il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che è così intervenuto: «Ci tenevo particolarmente ad essere qui; per affrontare i problemi delle persone con disabilità bisogna avere un sistema di valori e un’idea di società, nella testa e nel cuore, che rispetti in primo luogo le persone più deboli. Il grado di civiltà di una comunità si misura dal modo in cui si riescono ad affrontare questi problemi. Abbiamo già raddoppiato gli investimenti, ma vogliamo fare sempre di più per combattere il disagio sociale; oggi la nostra priorità è l’inserimento lavorativo delle persone sorde».
A dare il suo saluto anche il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, che ha ribadito un grande impegno sul campo per abbattere le barriere che ancora oggi ostacolano le persone sorde nello studio e nel lavoro: «Oggi abbiamo davanti a noi questa grande sfida, la piena inclusione passa da qui. Il nostro obiettivo è raggiungere la parità di accesso, non la facilitazione, che permetta agli studenti sordi di raggiungere i massimi livelli di formazione. Garantisco – ha concluso il Ministro – il massimo impegno su questo tema da parte mia, del governo e del Presidente Giuseppe Conte; fondamentale il dialogo con tutte le parti coinvolte, come stiamo facendo in questa occasione con l’ENS, per arrivare al migliore risultato possibile, per il bene comune».
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