Secondo l’indagine dell’American Board of Radiology, le patatine fritte in busta, lo snack più amato dagli italiani, conterrebbe una sostanza tossica potenzialmente cancerogena
Si chiama acrilammide e si tratta di una sostanza potenzialmente tossica che si sviluppa in seguito ad alte temperature nei processi di frittura, cottura al forno o alla griglia. Questa la sostanza incriminata che, secondo uno studio Abr (American Board of Radiology) sarebbe contenuta nelle buste delle patatine fritte. Secondo l’organizzazione americana no-profit, questa sostanza può avere carattere neurotossico, genotossico e cancerogeno. Dunque può essere nociva per il sistema nervoso, può contribuire alla formazione di tumori e alterare il Dna.