All’Assemblea dei Comuni (ANCI) il ministro della Salute ha rivolto parole di stima per il lavoro sul territorio, ma ora è richiesto uno sforzo per richiami e prime dosi degli indecisi
I numeri del Covid in Europa devono scatenare qualche preoccupazione e sollecitare la nostra attenzione. Il ministro della Salute Roberto Speranza è stato chiaro durante il collegamento con l’Assemblea ANCI (Associazione nazionale Comuni italiani). «L’Oms negli ultimi giorni segnala con evidenza come in Europa ci sia una fase di recrudescenza della circolazione del virus, dobbiamo insistere sull’investimento prioritario che abbiamo fatto in questi mesi e che è stato quello sulla campagna di vaccinazione», ha detto.
«Dobbiamo insistere – ha ripetuto -. Insistere per convincere le persone che ancora non hanno fatto la prima dose e aprire con ancora più forza questa nostra nuova fase di richiami, sulla quale pure stiamo investendo in maniera significativa. Ieri abbiamo dato un’indicazione importante per un richiamo anche alla fascia 40-60 anni».
«Dentro questo tempo diverso di gestione della pandemia dobbiamo affrontare una doppia sfida: da un lato governare ancora il processo di contrasto al Covid, grazie alla vaccinazione; dall’altro mettere in campo un disegno di riforma del Servizio sanitario nazionale, grazie alle nuove risorse a nostra disposizione». Queste le due linee guida della procedura di contenimento che punta a trascorrere un inverno sotto controllo. Il ministro ha ringraziato sindaci e amministratori per aver gestito le prime fasi della pandemia in coordinamento con il Ministero. «Se il Paese ha retto in questi mesi così difficili, è perché sui territori c’è stata una straordinaria mobilitazione, la capacità di saper raccogliere la sfida enorme in cui eravamo», ha ricordato.
Il prossimo passo è trasformare la crisi in una grande opportunità con il PNRR. «Per farlo serve un grande Patto Paese, con al centro il rilancio del nostro Ssn, che non può che passare dai territori, da una fortissima cooperazione interistituzionale – ha concluso Speranza – con un ruolo determinante anche dei Comuni»
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