Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato della nuova sanità, con i relativi investimenti, all’evento di presentazione dei risultati del sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari di Province autonome e Regioni
A seguito della pandemia «c’è stato un aumento di risorse per il sistema sanitario nazionale come mai accaduto». Sono queste le parole con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, elenca in maniera precisa e sintetica tutti gli investimenti fatti in sanità negli ultimi anni e quelli previsti in futuro. Il ministro ha parlato in collegamento streaming, all’apertura dell’evento, in corso a Perugia, dedicato alla presentazione dei risultati del sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari di Province autonome e Regioni che, su base volontaria, aderiscono al «Network delle regioni». Il network è stato promosso dal Laboratorio MeS Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.
In due anni e mezzo, ricorda Speranza, «il fondo nazionale è passato da 114 miliardi a 124, 10 miliardi in più in neanche tre anni, quando prima l’incremento era di uno all’anno. Il mio impegno – continua – è di ottenerne ulteriori 3 miliardi nel 2023 e nel 2024». Poi il ministro ha parlato dei fondi del PNRR: «Venti milioni di euro come base per una fase nuova nell’assistenza domiciliare e territoriale, per la sanità digitale e le infrastrutture». Risorse straordinarie, ha ricordato, che offrono un’opportunità «mai vista prima». E ancora: per la prima volta, ha ricordato Speranza, un Pon, il Piano europeo per ripianare le disuguaglianze tra Nord e Sud, «è dedicato specificamente alla sanità».
«Ci sono, insomma, le risorse per iniziare una stagione nuova», commenta il Speranza. «I due anni che abbiamo affrontato – continua – sono stati senza precedenza. Il sistema sanitario è stato messo a dura prova da un virus nuovo che ci ha messo in difficoltà» ma a cui poi sono state trovate «risposte concrete, a partire dalla campagna vaccinale. Una campagna di vaccinazione che ci mette tra i migliori Paesi. Il sistema sanitario ha cercato di resistere alle ondate che lo hanno investito, provvedendo a recuperare, per esempio, le liste d’attesa quando la pandemia ha dato una tregua. Il monitoraggio rapido ha confermato la sua importanza in questi due anni. Affrontiamo un tempo nuovo della pandemia, perché siamo ancora dentro la lotta, con l’opportunità unica che le risorse a disposizione mettono a favore del sistema sanitario».
Nei piani per la nuova sanità, secondo il ministro, dovrà essere data massima importanza alla valutazione delle performance, effettuata con «tempestività, efficacia, trasparenza e capacità di penetrare nei vari ambiti di lavoro del nostro Servizio sanitario nazionale». In questo modo potremo avere «una fotografia reale – continua Speranza – di cosa sta funzionando e dei punti per migliorare livello qualitativo il Ssn. Un lavoro utile e prezioso, soprattutto nel momento in cui lo Stato centrale, memore della lezione del Covid, decide di mettere in campo investimenti senza precedenti».
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