La senatrice di Italia Viva ripresenterà il disegno di legge sullo sport in ricetta medica e sulle detrazioni fiscali per l’attività sportiva: «A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità». Medici di medicina generale e pediatri favorevoli
La sperimentazione è già partita in alcuni centri urbani, dall’Emilia Romagna alla Sardegna, ma manca ancora una disciplina nazionale di quella che può essere una importante rivoluzione culturale e medica. Per questo la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, copresidente dell’intergruppo parlamentare “Qualità della vita e benessere delle città”, rilancia il disegno di legge che aveva già presentato nella scorsa Legislatura sul tema.
«Lo sport è un ‘farmaco’ che non ha controindicazioni, fa bene a tutte le età. A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità. Con lo sport in ricetta medica possiamo aiutare le famiglie a recuperare soldi con le detrazioni» spiega Sbrollini a Sanità Informazione.
Il meccanismo è semplice: pediatri, medici di medicina generale, specialisti potranno prescrivere all’occorrenza in ricetta medica lo sport come fosse un farmaco. Grazie alla ricetta lo sport potrebbe essere inserito nel sistema delle detrazioni fiscali.
«Questa proposta si associa ad altre due proposte – spiega la senatrice veneta -. Quella di inserire lo sport in costituzione: nella precedente legislatura mancava solo la terza lettura. E quella delle detrazioni fiscali sullo sport: se ti iscrivi ad una palestra per qualunque tipo di sport puoi usufruire delle detrazioni come facciamo normalmente con il 730. Si tratta di un grande aiuto per le famiglie e in più riconosciamo il diritto universale allo sport che deve essere sancito in Costituzione, un diritto che deve valere per tutti».
I medici, a partire dai pediatri, sembrano aver accolto molto bene questa proposta: «Questi due anni di Covid – aggiunge Sbrollini – hanno peggiorato la situazione dal punto di vista della salute dei bambini, per questo la prescrizione in ricetta dello sport può essere importante».
Promuovere lo sport e stili di vita sani, soprattutto tra i più giovani, significa anche avere degli adulti più in salute e risparmiare tante risorse del Servizio sanitario e del servizio sociale, perché lo sport aiuta anche a contrastare le dipendenze.
«Ci sono patologie croniche come l’obesità su cui lo sport può fare molto –conclude Sbrollini -. La proposta si lega anche alla legge approvata lo scorso anno sull’assunzione dei laureati in scienze motorie nelle scuole: abbiamo bisogno di specialisti nelle scuole, educazione fisica non può essere un’ora di ricreazione. Dev’essere materia curriculare come già avviene negli altri paesi».
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