Salute 6 Giugno 2019 12:24

Staminali, passi in avanti con la terapia genica. Scaramuzza: «Sono il futuro»

«Le nuove ricerche riguardano la terapia genica sia attraverso la sostituzione di un gene sano al posto di quello malato oppure attraverso la modifica del gene», spiega la ricercatrice Samantha Scaramuzza. Pubblicato uno studio sulla rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences

Passa per le staminali e la terapia genica la nuova frontiera per la cura della beta-talassemia. Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences e portata avanti da ricercatori guidati da Giuliana Ferrari dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica (Hsr-Tiget) e dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Attraverso la sperimentazione nei topi è stato dimostrato come le cellule staminali emopoietiche, cioè quelle cellule destinate a crescere e a differenziarsi in cellule del sangue, corrette con la terapia genica e trapiantate nell’organismo, abbiano un forte vantaggio rispetto a quelle malate e riescano, seppure in minoranza, ad assicurare una normale produzione di globuli rossi.

Durante il seminario “Progressi nella prevenzione e nel trattamento delle talassemie ed emoglobinopatie: le nuove frontiere” a cura di Artemisia Onlus, abbiamo intervistato Samantha Scaramuzza, PHD San Raffaele Telethon Institute For Gene Therapy.

Il futuro per sconfiggere la talassemia sono le staminali?

«Penso che sia rappresentato dalle staminali sia nella forma del trapianto di midollo sia nella possibilità di fare la terapia genica in questi pazienti».

Quali sono le nuove ricerche in corso?

«Le nuove ricerche riguardano la terapia genica sia attraverso la sostituzione dei geni, di un gene sano al posto di quello malato, oppure attraverso la modifica del gene. Sono però ancora terapie in fase di studio e di miglioramento per poterle proporre come terapia nel futuro».

Sarà una terapia nel futuro sia per i bambini sia per gli adulti?

«La speranza è che sia per entrambi. Al momento abbiamo avuto risultati migliori nei bambini ma speriamo di poter avere anche buoni risultati negli adulti».

C’è una sensibilità dell’Europa riguardo la talassemia e la ricerca sulle staminali?

«Si, alla fine abbiamo molti fondi che sono di carattere europeo, ma anche italiano. Dobbiamo soprattutto ringraziare le fondazioni che si impegnano sempre per assistere e promuovere le cure per combattere le malattie genetiche».

LEGGI ANCHE: RICERCA, DALLE STAMINALI SPERANZA IMPORTANTE PER LA TALASSEMIA. NEGLI USA IL PRIMO TRAPIANTO DEL SANGUE IN UTERO

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio