Prosegue la raccolta firme su change.org per l’istituzione del bonus psicologico, dopo il flop dell’emendamento in Manovra. Torricelli (Enpap): «Con la nostra iniziativa vogliamo rimarcare l’importanza, anche appellandoci ai decisori politici, di offrire un sostegno psicologico diffuso e non limitato a coloro che hanno la possibilità di pagarsi le sedute di tasca propria»
Investire sul capitale umano e sul benessere psicologico individuale e collettivo. È con questo scopo che, nei giorni scorsi, il giornalista Francesco Maesano ha lanciato la petizione sulla piattaforma on-line change.org per chiedere l’istituzione del bonus psicologico, “saltato” durante l’approvazione della legge di Bilancio.
Ed è con lo stesso obiettivo che, oggi, l’ENPAP, l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, lancia la campagna “Stare bene aiuta a fare meglio” (#starebenefaremeglio). «Come si fa per la salute del fisico, adottando uno stile di vita più adeguato ai propri bisogni quando è necessario, così si dovrebbe fare per la salute mentale – spiega Felice Damiano Torricelli, presidente ENPAP -. Prima che difficoltà sul lavoro, conflitti familiari, stress e frustrazioni quotidiane diventino un limite serio all’espressione delle nostre potenzialità e alla nostra vita di relazione».
Psicologo e psicoterapeuta, stando ai dati di una recente ricerca ENPAP, “Il ruolo dello psicologo e dello psicoterapeuta nella società” vengono percepiti da più del 50% degli intervistati come facilitatori del benessere, piuttosto che come curatori di un malessere. «I problemi psicologici conclamati riguardano almeno una persona su quattro nella popolazione generale e, tra i giovani, uno su due vive un disagio psicologico su cui è necessario intervenire al più presto – continua Torricelli -. La pandemia, poi, con il suo vuoto relazionale, ha amplificato il bisogno di salute degli italiani. Si tratta di disagi che colpiscono l’intera popolazione, dagli adolescenti agli anziani, e che peggiorano man mano che questa emergenza sanitaria si protrae nel tempo».
Anche il consenso raccolto dalla petizione a favore del bonus psicologico dimostra la trasversalità di questi disagi: in pochi giorni ha già superato quota 220 mila adesioni (a 300 mila firme la petizione sarà tra le prime 5 nella storia di Change.org in Italia). E non è un caso che la campagna “Stare bene aiuta a fare meglio” sia stata inaugurata proprio in questo preciso momento storico: «Nell’iter dell’ultima Legge di Bilancio sono arrivate, da tutte le parti politiche, emendamenti per facilitare l’accesso agli interventi psicologici e garantire almeno un primo intervento immediato, nell’attesa di un’auspicata riforma strutturale dei servizi per la salute mentale – racconta il presidente Enpap -. Con buona pace di tutte le dichiarazioni d’intenti e anche della convergenza delle diverse parti politiche su un testo unificato, in legge di bilancio non se ne è fatto niente. Trascurare ulteriormente il malessere psicologico di questi mesi, che si aggiunge drammaticamente a quello ormai strutturale nelle vite di tutti, è pericoloso. Con questa iniziativa – continua Torricelli – vogliamo rimarcare l’importanza, anche appellandoci ai decisori politici, di offrire un sostegno psicologico diffuso e non limitato a coloro che hanno la possibilità di pagarsi le sedute di tasca propria. Ad oggi, i servizi di psicologia sono quasi esclusivamente nel privato e quindi accessibili solo a chi può permetterseli, per quanto gli psicologi si stiano impegnando a tenere tariffe basse, anche grazie all’aumentata offerta di interventi online».
Un impegno che ha anche un secondo e non secondario obiettivo: diffondere il più possibile il concetto culturale di benessere psicologico, limitando, così, anche l’emersione dello stigma. «Per oltre sette persone su dieci (tra quelle interpellate durante la ricerca condotta da ENPAP) comunicare che si sta facendo un percorso con un professionista della salute mentale crea ancora un certo imbarazzo», aggiunge Torricelli. Ora grazie alla campagna ENPAP, aperta al pubblico attraverso la pagina Facebook “Stare bene fare meglio”, i cittadini potranno superare anche questo scoglio. «Saranno davvero tanti i temi in programma, dalla gestione dello stress, al problem solving, ai consigli per migliorare il rendimento sul lavoro o su come fare le scelte giuste, gestire i conflitti, le relazioni di coppia e con i figli. Così che ognuno – conclude Torricelli – possa trovare le risposte che cerca».
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