Sia che si guardi la tv sul divano o che si guidi l’automobile, magari per lavoro, stare più di 10 ore al giorno seduti aumenta il rischio di sviluppare la demenza. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista JAMA
Sia che si guardi la tv sul divano o che si guidi l’automobile, magari per lavoro, stare più di 10 ore al giorno seduti aumenta il rischio di sviluppare la demenza. Un gruppo di ricercatori dall’Università della California del Sud e dall’Università dell’Arizona ha scoperto che le probabilità di ammalarsi aumentano significativamente negli adulti che trascorrono la maggior parte della giornata impegnati in comportamenti sedentari. Gli esperti hanno affermato che non importa se il tempo trascorso da seduti è tutto consecutivo o se intermittente durante il giorno, poiché entrambi hanno avuto un effetto simile sul rischio di demenza. Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA, ha analizzato i dati di oltre 50mila adulti britannici di età pari o superiore ai 60 anni.
Ai partecipanti è stato fatto indossare un dispositivo al polso per 24 ore al giorno nel corso di una settimana con l’obiettivo di monitorare i livelli di attività fisica, distinguendo quindi il tempo trascorso da seduti e dormendo. Tra le attività sedentarie svolte dai soggetti rientrano, non solo guardare la tv o guidare, ma anche giocare ai videogiochi, usare un computer, sedersi mentre si è in viaggio o alla scrivania per lavorare. I partecipanti sono stati seguiti per circa sei anni, durante i quali a 414 è stata diagnosticata la demenza. Ebbene, l’analisi ha rivelato che sedersi per 10 ore o più al giorno è collegato ad un aumento del rischio di malattia. Rispetto a coloro che trascorrevano seduti circa 9 ore al giorno, coloro che ne trascorrevano 10 ore avevano l’8% in più di probabilità di sviluppare demenza.
Coloro che trascorrevano 12 ore al giorno seduti avevano il 63% in più di probabilità di ricevere una diagnosi di demenza, mentre coloro che ne trascorrevano 15 ore al giorno avevano una probabilità tre volte maggiore. «Siamo rimasti sorpresi di scoprire che il rischio di demenza inizia ad aumentare rapidamente dopo 10 ore trascorse in sedentarietà ogni giorno, indipendentemente da come è stato accumulato il tempo sedentario», commenta Gene Alexander, scienziato dell’Università dell’Arizona e tra gli autori dello studio. «Questo suggerisce che è il tempo totale trascorso in sedentarietà a determinare la relazione tra comportamento sedentario e rischio di demenza. Livelli notevolmente più bassi di comportamento sedentario, fino a circa 10 ore, non sono stati associati ad un aumento del rischio», aggiunge.
Lo studio ha anche rivelato il modo in cui il comportamento sedentario si accumula nel corso della giornata – ad esempio un lungo periodo sedentario seguito da attività, o lo stare seduti intervallato da movimenti in piedi – ha un legame simile con la demenza. «Molti di noi hanno familiarità con il consiglio comune di interrompere lunghi periodi trascorsi seduti alzandosi ogni 30 minuti circa per stare in piedi o camminare», sottolinea David Raichlen, altro autore dello studio. «Abbiamo scoperto che, una volta preso in considerazione il tempo totale trascorso in sedentarietà, la durata dei singoli periodi sedentari non aveva molta importanza», conclude.
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