Salute 27 Giugno 2018 11:50

Studio Onda-Aon: il 71% delle donne si informa sul web ma solo il 15% prenota le visite mediche online o tramite app

Il sondaggio, realizzato in collaborazione con Aon, ha evidenziato un’ambivalenza nell’utilizzo dei canali digitali: il 71% del campione utilizza il web per informarsi su questioni relative alla salute, ma solo il 15% prenota le visite mediche online o tramite app e l’utilizzo delle app dedicate alla salute è molto frammentato

Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, hanno reso noti oggi i risultati dell’ultimo studio condotto da Onda in collaborazione con Aon incentrato sul ruolo della tecnologia nel rapporto delle donne con la loro salute.

L’indagine, realizzata tra marzo e maggio di quest’anno, e che ha visto il coinvolgimento di un campione rappresentativo di 722 donne, ha consacrato internet quale canale privilegiato di informazione in tema di salute (71%), seguito dal medico specialista (50%) e dalla carta stampata (43%). Al contempo è stata evidenziata una tenuta dei canali più “tradizionali”, soprattutto nella gestione delle visite mediche (attraverso prenotazione telefonica, utilizzata dall’85% del campione) e della propria salute in generale. Lo testimonia il fatto che nonostante l’85% del panel abbia dichiarato di utilizzare o di aver utilizzato almeno una app relativa alla salute, nessuna di queste raggiunge da sola più del 45% del campione. Tra le tipologie di applicazioni più diffuse, quella per la consultazione dei referti (36%), per fissare gli appuntamenti per le visite (29%) e la funzione contapassi (29%). In linea generale comunque, chi ha avuto modo di utilizzare le app per questi scopi le ritiene utili (l’83% del campione per la consultazione dei referti, il 75% per la prenotazione di visite e il 54% in relazione all’app contapassi).

Le donne del campione hanno inoltre mostrato di sottoporsi regolarmente a controlli e visite mediche, senza differenze statisticamente significative fra chi afferma di avere una convenzione aziendale da chi non ce l’ha. Tra le prestazioni diagnostiche maggiormente effettuate figurano gli esami del sangue (75%), le visite dal dentista (60%) e la visita ginecologica (55%).

«La salute – afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda – si conferma al centro dell’attenzione femminile: la lunga aspettativa di vita delle donne italiane si accompagna però alla presenza di più patologie e ciò porta a informarsi sempre di più e approfonditamente. Questa indagine è importante per Onda perché conferma una crescente attenzione delle donne nei confronti della prevenzione: come Osservatorio abbiamo il compito anche di analizzare i comportamenti e le abitudini delle donne che si informano sui temi legati alla salute. Se internet è il canale più utilizzato diventa cruciale allora fornire informazioni che siano corrette dal punto di vista medico scientifico. Sempre più spesso infatti le fonti non sono verificate, sono approssimative e rischiano di essere pericolose per chi vi si affida» aggiunge Francesca Merzagora.

«Onda utilizza largamente i propri canali digitali, soprattutto il suo sito e la pagina Facebook per promuovere campagne di sensibilizzazione su tematiche di salute non solo al femminile proponendo approfondimenti in collaborazione con specialisti. L’Osservatorio è quindi diventato nel tempo una fonte accreditata di informazioni utili per orientarsi e trovare consigli sulla salute, affrontati con un approccio genere- specifico».

«Le aziende rivestono un ruolo centrale nella tutela della salute dei loro dipendenti. Il senso di responsabilità crescente è sia nella promozione del benessere psico-fisico delle comunità all’interno delle organizzazioni, sia in termini di prevenzione – ha commentato Luca Franzi, Presidente di Aon Hewitt Risk & Consulting e Vice Presidente di Aon Spa – Aon ha da tempo avviato un processo di sensibilizzazione delle aziende su questi temi attraverso progetti dedicati a programmi di wellbeing. Anche in una logica di engagement, le opportunità rappresentate dalla piattaforma Flexible Benefits, unitamente al network sanitario di OneNet e alle diverse soluzioni per la prevenzione, per la tutela della salute dei dipendenti e dei loro nuclei famigliari, rappresentano oggi una importante forma di supporto per la società, considerando le crescenti difficoltà di accesso alle cure garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Visto il ruolo centrale rivestito dalle donne nella nostra società, è importante che le aziende si facciano parte attiva nel processo di prevenzione attraverso attività di screening per la diagnosi precoce, promuovendo corretti stili di vita e supportando anche economicamente i dipendenti attraverso coperture di rimborso spese medich».

Tra le soluzioni proposte da Aon in quest’ambito, ONEnet è la più estesa rete di strutture sanitarie convenzionate, che consente alle aziende di offrire ai propri dipendenti la possibilità di usufruire di prestazioni mediche a tariffe agevolate, senza costi aggiuntivi (né per il dipendente, né per l’azienda), sostenendo così il reddito delle famiglie e favorendo la prevenzione.

Articoli correlati
Gb: 1 donna su 2 non va a lavoro per colpa del ciclo mestruale, ma non lo dice. La ginecologa Picconeri: “Ancora troppi pregiudizi”
Nel Regno Unito 4 donne su 5 fanno un gran fatica a lavorare quando hanno il ciclo mestruale e solo poco più della metà ha affermato di non essere stata abbastanza bene per andare al lavoro. Questi sono i risultati di una ricerca britannica, che non stupiscono la ginecologa Giuseppina Picconeri: "La vita fisiologica di una donna in età fertile è spesso fonte di grandi pregiudizi"
“Movember”: la Società Italiana di Urologia in Senato per promuovere informazione e prevenzione sui tumori maschili
La Siu ha presentato la sua campagna di informazione e sensibilizzazione sui tumori della prostata e dei testicoli. Al centro del dibattito la necessità di un cambiamento culturale nella percezione che gli uomini hanno della propria salute ma anche le difficoltà dei clinici ad agire senza una normativa specifica che ne tuteli le scelte e le azioni. Il contrappasso è il rischio di una medicina difensiva costosa e inutile.
Donne “cenerentole” della ricerca in Europa, anche se metà dei laureati e dottorati è “rosa”
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. È il quadro tratteggiato in un articolo sulla rivista The Lancet Regional Health
Tumori: IFO, “La medicina è personalizzata se prevede un approccio di sesso e genere”
I tumori oltre a essere differenti tra di loro, possono avere caratteristiche diverse a seconda del sesso, maschio o femmina, e anche del genere, uomo o donna che rappresenta il contesto sociale, culturale ed economico all’interno del quale vivono gli individui. Alla luce delle evidenze scientifiche è quindi fondamentale capire e individuare queste differenze per poter pianificare dei percorsi di diagnosi e terapia mirati
di V.A.
L’esposizione ai PFAS aumenta il rischio cancro nelle donne
Le donne esposte a diverse sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) hanno un rischio maggiore di sviluppare vari tipi di cancro, tra i quali quello alle ovaie, all'utero, alla pelle e al seno. A lanciare l'allarme è un nuovo studio finanziato dal governo degli Stati Uniti, pubblicato sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...