Mammì (Segretario Commissione Sanità Regione Lombardia): «Avremmo centinaia di professionisti sanitari disponibili per allentare la pressione sulle farmacie o gli hub ospedalieri, personale a cui si potrebbe poi anche permettere di somministrare vaccinazioni e stampare green pass sempre con la stessa ottica di ampliare la rete di controllo della pandemia». Racca (Presidente Federfarma Lombardia) «Ipotesi impraticabile, le norme sono nazionali»
Code nelle farmacie e liste d’attesa per effettuare un tampone antigenico. Una situazione di stress per la Sanità italiana che con le festività natalizie prima e la ripresa delle scuole poi è lievitata ancor più con picchi di 250mila test giornalieri. In Lombardia i consiglieri regionali pentastellati hanno presentato una mozione affinché venga data la possibilità anche alle parafarmacie e agli infermieri di libera professione di fare i tamponi antigenici e di avere l’autorizzazione ad accedere al sistema regionale di registrazione dei tamponi.
«Abbiamo assistito tutti alle lunghissime code formate da chi cercava di sottoporsi a un tampone, così come abbiamo constatato ancora una volta che i cittadini lombardi sono costretti a pagare la sanità privata per ottenere servizi sanitari rapidi – dichiara Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Sanità e primo firmatario della mozione – eppure già nel 2020 avevamo avvertito Regione delle carenze dell’organizzazione della rete per gestire i tamponi, mancanze che hanno mostrato di nuovo i loro limiti in questo periodo e a cui però si potrebbe rimediare almeno in parte: il sistema regionale al momento è chiuso per le parafarmacie, che in Lombardia sono quasi 500, e agli infermieri liberi professionisti, che solo su Milano Lodi e Monza sono 1800. In questo modo avremmo immediatamente centinaia di professionisti sanitari disponibili per allentare la pressione sulle farmacie o gli hub ospedalieri, personale a cui si potrebbe poi anche permettere di somministrare vaccinazioni e stampare green pass sempre con la stessa ottica di ampliare la rete di controllo della pandemia».
Secondo i dati resi noti dalle associazioni di categoria UNAFTISP (Unione Nazionale Farmacisti Titolari di sola Parafarmacia sezione Lombardia) FNPI (Federazione Nazionale Parafarmacie italiane), MNLF (Movimento Nazionale Liberi Farmacisti) CULPI (Confederazione Nazionale Libere Parafarmacie Italiane) e FEDERARDIS (Federazione Farmacisti e Disabilità) in Lombardia ci sono 500 parafarmacie con una distribuzione capillare sul territorio lombardo, molte delle quali già legate al Sistema Sanitario Nazionale tramite una convenzione per la distribuzione di alimenti per celiaci, con la disponibilità data già in passato a contribuire alla gestione dell’emergenza. Discorso analogo, come ribadito da Mammì, tra gli infermieri di libera professione che l’Ordine Professionale di Milano, Lodi e Monza Brianza stima in circa 1800 unità, al momento non autorizzate ad accedere al sistema regionale di registrazione dei tamponi.
Boccia l’idea dei consiglieri pentastellati lombardi, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia che spiega «Si tratta di una norma nazionale e Regione Lombardia deve seguire le direttive del governo. Il servizio farmaceutico è regolato da precise leggi, mentre le parafarmacie sono attività commerciali e tali devono restare. Questa è la battaglia che portano avanti i centri commerciali dove si trovano la maggior parte delle parafarmacie, perché vorrebbero ampliare le loro competenze con la vendita dei farmaci, cosa ad oggi non possibile. Tra l’altro dopo l’impennata delle festività natalizie la situazione sta tornando alla normalità e le farmacie riescono ad assorbire le richieste dei cittadini».
Dall’avvio delle attività di task force tamponi, voluta dalla Vicepresidente Letizia Moratti, in Regione Lombardia sono stati erogati 1.174.000 tamponi nell’ultima settimana di dicembre e 1.259.356 tamponi nella settimana dal 3 al 9 gennaio con una media di 200 mila tamponi al giorno. Record toccato il 10 gennaio con 286.000 test eseguiti. «Numeri straordinari che sono il frutto di un lavoro di potenziamento della rete di offerta dei punti tamponi su tutto il territorio regionale – commenta il responsabile della Task force tamponi, Guido Grignaffini – Un risultato raggiunto grazie al coinvolgimento di tutti gli attori del Servizio Sanitario Regionale, ATS, ASST, privati, MMG e farmacie».
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