Sulla targa, davanti all’ingresso del reparto, una frase di Nadia Toffa: “Siamo tutti guerrieri”. Non sono mancati momenti di commozione
Nadia Toffa, da oggi si chiamerà così il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Ss. Annunziata” di Taranto. Un gesto simbolico in ricordo della giornalista delle Iene morta proprio a causa di un tumore e che nella sua vita professionale ha in più occasioni dato voce ai cittadini tarantini vittime dell’inquinamento ambientale.
Durante la cerimonia non sono mancati momenti di commozione. Non è riuscito a trattenere le lacrime quando ha cliccato play sul suo cellullare e ha fatto ascoltare il messaggio vocale inviatogli dalla giornalista morta nell’agosto scorso. Ignazio D’Andria è il titolare del MiniBar del quartiere Tamburi e promotore delle magliette vendute per raccogliere fondi per l’ospedale. «Io non voglio prendermi i meriti di niente, mi hai regalato la maglia ma il merito è vostro e delle persone che hanno comprato le magliette e vi hanno sostenuto. Un bacione», è il contenuto del vocale di Toffa che ha fatto scattare un lungo applauso.
«Io faccio i caffè e quello che è successo dopo aver incontrato Nadia è stato inatteso e strabiliante», continua il barista che indossa la maglia con la scritta “ie jesche pacce pe te” la stessa che Toffa aveva sfoggiato in diretta durante una puntata della trasmissione ‘Le iene’ dando vita alla raccolta fondi. «Ricordo che una mattina Nadia venne nel mio bar per un caffè e mentre chiacchieravamo le dissi proprio “ie jesche pacce pe te”. Mi chiese cosa significasse e le dissi che se fosse tornata l’indomani, lo avrebbe capito. Così fece e le diedi la maglia: dopo qualche giorno lei era in onda con la t shirt. Così, tutti l’hanno voluta e mio fratello Enzo mi suggerì di usare il ricavato per fare beneficienza. Enzo mi disse di dirlo a Nadia e lei non ha avuto dubbi: ‘è un onore essere la madrina di questa iniziativa’. È nato tutto così per caso e siamo riusciti a fare questo reparto per Taranto essenziale», ha raccontato D’Andria.
«Lei è viva, è il nostro garante non è stata il nostro benefattore». Ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano presente alla cerimonia. «È il nostro garante perché’ le sue parole sono qui e nessuno potrà fare un passo indietro. E voglio dire che c’erano i soldi per fare il reparto ma un reparto fatto con i soldi raccolti con le magliette diventa parte della comunità. È stato un gesto importante per muovere la comunità, per ricucire la comunità di Taranto che va ricompattata».
«Mi auguro – ha proseguito – che la verità e la armonia possano essere garantite a lungo da una memoria viva come quella di Nadia». Sulla targa, davanti all’ingresso del reparto, una frase di Nadia Toffa: “Siamo tutti guerrieri”. A tagliare il nastro è stato il nipotino della giornalista.