Sono oltre 100mila le persone, tra bambini e familiari, che ogni anno ricevono sostegno dalla Fondazione Dottor Sorriso, presente in 21 ospedali, un hospice pediatrico e in cinque istituti per disabilità. Lanciata la campagna solidale “La Magia di un sorriso”: dal 9 al 29 aprile, con un sms o una chiamata da rete fissa al 45597
Ridere fa bene alla salute. Lo dice la scienza e ne siamo tutti, o quasi, consapevoli. Tuttavia, considerando che le evidenze scientifiche in materia sono piuttosto recenti, quando trent’anni fa i primi clown dottore hanno messo piede nei reparti degli ospedali pediatrici italiani non sempre sono stati accolti a braccia aperte. E Rodrigo Morganti, il primo clown dottore d’Italia, lo sa bene. «La mia carriera – anche se agli esordi Rodrigo Morganti mai avrebbe potuto immaginare che questa sarebbe diventata la professione di una vita – è cominciata all’Istituto Tumori di Milano, tra uno sguardo incredulo, uno scettico ed un altro divertito», racconta Rodrigo Morganti, direttore artistico della Fondazione Dottor Sorriso, in un intervista a Sanità Informazione.
E se Rodrigo Morganti è arrivato fin qui è, senza dubbio, perché tra lo scetticismo, l’incredulità e il divertimento è quest’ultimo ad aver avuto la meglio. «La Terapia del Sorriso, oltre ad aiutare i piccoli pazienti, ha effetti positivi su chiunque li circondi: medici, professionisti sanitari, parenti e amici. Le risate possono essere contagiose e sono in grado, di ridurre drasticamente gli ormoni dello stress», assicura Morganti. In particolare, stando ai risultati di uno studio della Mayo Foundation for Medical Education and Research ridere può abbassare i livelli di cortisolo del 39%, l’epinefrina del 70% e la dopamina del 38%. La clown terapia fa bene anche a chi la pratica e non solo a chi ne fruisce: «Lavorando negli ospedali pediatrici, trascorrendo le mie giornate accanto ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie, ho compreso la bellezza delle piccole cose, della semplicità. Ho imparato a godere del presente. Ho capito che anche i momenti più bui e difficili fanno parte della vita e che come tali vanni vissuti», racconta il clown dottore.
Ma i benefici delle risate non finiscono qui. Ridere aumenta le difese immunitarie, riduce i tempi di degenza e innalza la soglia del dolore. A dimostrarlo, una ricerca del medico e psicoterapeuta dell’Università di Bologna Mario Farnè: secondo l’esperto con la Terapia del Sorriso si registra un aumento fino al 94% delle difese immunitarie, che determina un miglioramento delle condizioni cliniche e un incremento fino al 90% del livello delle endorfine, con conseguente innalzamento della soglia del dolore nel paziente. Dati confermati anche da due ricerche più recenti condotte all’ospedale San Camillo di Roma, dalle quali è emerso che con la Terapia del Sorriso si assiste ad una riduzione dei tempi di degenza di almeno 1/3 e fino alla metà rispetto ai bambini non coinvolti e una diminuzione fino al 20% nella somministrazione di analgesici. I bambini assistiti dai Dottori del Sorriso migliorano in 3,76 giorni, mentre quelli del gruppo di controllo in 5,36.
I risultati ottenuti in quasi trent’anni di attività dalla Fondazione Dottor Sorriso non sono certo frutto del caso. «Tutti i Dottori del Sorriso sono operatori formati per rapportarsi con i bambini in ospedale, attraverso un training specifico che riguarda, da un lato, le tecniche artistiche di improvvisazione e di divertimento, dall’altro, gli aspetti legati alla psicologia infantile, alla cura e all’igiene medica», spiega il direttore artistico della Fondazione. A integrazione del percorso formativo, i Dottori del Sorriso vengono supportati da psicologi e medici per tutta la loro storia professionale e lavorano in stretto contatto con tutte le figure mediche coinvolte nella cura del bambino. «Non si tratta di semplice gioco o intrattenimento, ma di una vera e propria attività professionale che integra le cure tradizionali, contribuendo a ricostruire, attraverso il sorriso, le difese del bambino di fronte al trauma del ricovero in ospedale – aggiunge il clown dottore -. Sosteniamo i piccoli pazienti anche nei momenti più difficili come quelli che precedono e seguono un intervento chirurgico, accompagnandoli in sala operatoria e assistendoli nel delicato momento del risveglio dopo l’anestesia».
Sono oltre 100mila le persone, tra bambini e familiari, che ogni anno ricevono sostegno da Dottor Sorriso. La Fondazione è attualmente presente in 33 reparti pediatrici di 21 strutture ospedaliere, in un hospice pediatrico e in cinque istituti per disabilità distribuiti in 12 province italiane. Ora, per potenziare ulteriormente le attività della Fondazione è stata lanciata la campagna solidale “La Magia di un sorriso”: è possibile contribuire, dal 9 al 29 aprile, con un sms o una chiamata da rete fissa al 45597. In particolare, questa iniziativa sosterrà i Dottori del Sorriso che operano nei reparti oncologici o lungodegenti e in un Hospice pediatrico, strutture dove le degenze sono più lunghe e impegnative.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato