Salute 16 Dicembre 2020 08:14

Test rapidi in azienda, Dpi e coaching per i dipendenti, il modello Consulcesi ai tempi del Covid

Simona Gori, Direttore Generale Consulcesi: «Siamo convinti che le aziende abbiano un ruolo centrale nella gestione della pandemia e per questo abbiamo investito per garantire ai nostri dipendenti di lavorare in sicurezza. Il modello aziendale va ripensato secondo i pilastri della sicurezza e della produttività»

Test rapidi in azienda, Dpi e coaching per i dipendenti, il modello Consulcesi ai tempi del Covid

«In questo momento le aziende hanno una responsabilità enorme verso la società: oltre a rimanere operativi per non fermare l’economia, devono garantire ai loro dipendenti di lavorare nelle migliori condizioni possibili e soprattutto in sicurezza». È il messaggio lanciato da Simona Gori, direttore generale di Consulcesi, realtà leader nella tutela e nella formazione del personale sanitario, che ha investito molto in sicurezza e welfare aziendale subito dopo l’inizio della pandemia.

Dall’inizio della pandemia da Covid-19, Consulcesi si è subito organizzata per mettere in sicurezza gli uffici, adottando prontamente tutte le raccomandazioni del Ministero della Salute e prevedendo anche strumenti aggiuntivi per la prevenzione di eventuali contagi. Sono stati acquistati sanificatori per ambienti generatori di ozono altamente tecnologici e certificati. Oltre quindi a sanificare periodicamente gli spazi e dotare ogni punto di entrata degli uffici di dispenser igienizzanti, sono stati messi a disposizione oltre 5mila kit sierologici e 8mila tamponi. Test rapidi, quindi, per lo screening dei dipendenti. In caso di positività, Consulcesi si è organizzata per avviare tutta la procedura di contenimento dei contagi.

«Abbiamo voluto approfittare quanto più possibile di tutti gli strumenti che la scienza ci ha messo a disposizione per evitare di alimentare la diffusione del virus», sottolinea Gori.

Inoltre, sono state acquistate e distribuite nelle varie sedi più di 3.500 scatole di guanti e circa 21mila mascherine. E ancora: sono stati messi a disposizione dei dipendenti più di 600 igienizzanti e ogni postazione di lavoro è stata pre-assegnata in modo da garantire il mantenimento delle distanze. Non solo ai dipendenti sono stati dati anche tutti gli strumenti per riuscirci in maniera agevole, è stata offerta a loro l’opportunità di lavorare in smart working.

«Ogni nostro dipendente, a prescindere dalla sede di lavoro, è stato dotato di un laptop da usare a casa –, riferisce Gori –. La nostra idea è stata subito quella di aiutare i nostri collaboratori ad adattarsi allo smart working, evitando loro di dover usare risorse proprie a casa o di fare dispendiose corse all’acquisto», aggiunge.

Dopo il periodo di smart working forzato, Consulcesi ha lanciato un sondaggio interno per capire il grado di gradimento della nuova modalità lavorativa e dopo i risultati, è stato deciso di prolungare il lavoro da casa fino a fine anno 2021, consentendo al contempo un graduale rientro, con incontri periodici in sede a rotazione e pianificati su base settimanale.

Non da ultimo, Consulcesi ha organizzato un piano di coaching aziendale con lo psicoterapeuta Giorgio Nardone, rivolto ai manager di tutte le aree di lavoro, per consentire di gestire al meglio il cambiamento con il proprio team.

«Siamo convinti che le aziende abbiano un ruolo centrale nella gestione della pandemia, una responsabilità a cui non ci si può sottrarre. Ormai non possiamo più immaginare il mondo come era prima della pandemia, ci troviamo di fronte ad un cambio di paradigma e le aziende devono adeguarsi basandosi su nuovi pilastri in cui la sicurezza e la produttività devono andare di pari passo», conclude Gori.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...