L’infettivologo: «L’anno scorso si è vaccinato meno del 20% della popolazione e gli anziani non hanno superato il 70%. Questi numeri devono salire. Senza tampone, impossibile distinguere influenza da Covid»
«I vaccini sono l’arma più potente che abbiamo contro le malattie infettive. È sempre importante fare il vaccino antinfluenzale; ma tanto più quest’anno, a causa della pandemia, sarà di aiuto per discriminare un’infezione da Covid da una che non lo è». Non lascia spazio a dubbi il professor Marco Tinelli, componente del consiglio nazionale della Simit (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali) e medico infettivologo presso l’IRCCS Auxologico San Luca di Milano.
Il professor Tinelli, raggiunto al telefono da Sanità Informazione, tiene a sottolineare il valore della vaccinazione per over 65 e lavoratori a rischio contagio in questo momento storico: «Quest’anno deve essere tassativo. Gli anziani sono estremamente a rischio per l’influenza e per il coronavirus. E devono seguire le indicazioni del Ministero della salute, dei medici e degli infettivologi. Non è obbligatorio ma fortemente raccomandato anche a medici e operatori sanitari, forze dell’ordine e bambini sopra i sei mesi, per proteggere loro e chi li accudisce, che spesso sono i nonni, molto esposti al rischio di contagio».
«Il vaccino dovrebbe raggiungere il 95% di copertura – ha spiegato il professore -. L’anno scorso si è vaccinato meno del 20% della popolazione e gli anziani non hanno superato il 70%. Questi numeri devono salire: io sono assolutamente convinto che se la le persone faranno il vaccino antinfluenzale ci eviteremo tanti guai: intanto, l’influenza provoca migliaia di morti ogni anno, non è esente da rischi. Inoltre, dal momento che i sintomi possono confondersi con quelli del coronavirus, con il vaccino si eviterebbe l’intasamento dei pronto soccorso per l’influenza nel prossimo autunno-inverno».
«La sintomatologia è simile, soprattutto all’inizio: febbre, mal di gola, cefalea. Nelle forme gravi di coronavirus ci sono compromissioni polmonari, la dispnea respiratoria e i pazienti sono sottoposti a ventilazione assistita. I sintomi delle due patologie sono purtroppo sovrapponibili e si può distinguere l’una dall’altra solo con il tampone».
«Come sempre succede, in caso di sintomi influenzali come febbre, mal di gola, astenia, mal di testa, sarebbe opportuno contattare il medico prima di iniziare ad assumere farmaci, soprattutto antibiotici che sono inefficaci per le malattie virali».
«Già fa molto: da anni il ministero ha istituito la figura del medico sentinella che accede a un database nazionale del ministero – influnet – e segnala la sintomatologia delle persone che accedono al loro studio privato e registrano la casistica dei casi di influenza annuale. Il medico di medicina generale dovrà visitare il paziente e a seconda delle manifestazioni indirizzarlo alle Asl per fare il tampone ed escludere l’infezione da Sars-Cov-2. Inoltre, i medici sono pronti ad offrire la vaccinazione agli over 65 direttamente nei loro studi».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato