Lo studio Covacta non ha mostrato miglioramento clinico nei pazienti gravi curati con tocilizumab, né differenza di mortalità. Ridotta però permanenza in ospedale di otto giorni
Brutte notizie sull’anti-artrite tocilizumab contro Covid-19. Il gruppo basilese Roche riconosce il fallimento di una prima fase della ricerca clinica avanzata che esaminava l’effetto del suo farmaco antinfiammatorio sui pazienti ricoverati per una grave polmonite associata a Covid-19. Le osservazioni emerse dal trial di fase III Covacta, si legge in una nota, non hanno dimostrato un miglioramento clinico delle condizioni di questi pazienti, aspetto che avrebbe dovuto costituire l’elemento centrale dello studio.
C’erano anche degli altri aspetti da ottenere, tra cui una differenza di mortalità a quattro settimane, che non sono stati raggiunti, indica un report diffuso oggi. Il tempo trascorso dai pazienti in ospedale fino alla dimissione è stato ridotto in media di otto giorni, a meno di tre settimane (20 contro 28 giorni). Tuttavia, questo aspetto non può essere considerato statisticamente significativo, a causa del mancato raggiungimento dell’obiettivo primario. Secondo lo studio, non ci sono poi segnali di sicurezza relativi al farmaco. Roche ha fatto sapere che sono necessarie ulteriori analisi dei risultati.
«Le persone in tutto il mondo stanno aspettando ulteriori opzioni terapeutiche efficaci per Covid-19 e siamo delusi dal fatto che Covacta non abbia dimostrato un beneficio per i pazienti. Continueremo a generare evidenze per fornire una comprensione più completa», ha affermato Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche. Lo studio di potenziali benefici del tocilizumab nella cura delle infezioni da nuovo coronavirus continuerà: sono in corso diversi trial in tutto il mondo.
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