Salute 18 Ottobre 2021 13:41

Torino avrà il più grande parco della salute post Covid

Luigi Genesio Icardi (assessore alla sanità Regione Piemonte): «È la più grande opera di edilizia sanitaria degli ultimi anni. Sarà un polo di ricerca, didattica e cura. I lavori si concluderanno nel 2027»

di Federica Bosco
Torino avrà il più grande parco della salute post Covid

Sono partiti i lavori di bonifica del primo lotto del nuovo Parco della Salute e della Scienza di Torino. Su una superficie di circa 105.000 metri quadri nel sito dell’ex Area Fiat-Avio si svilupperà un ospedale caratterizzato da mille e quaranta posti letto che si aggiungeranno al già esistente centro traumatologico e all’ospedale infantile Regina Margherita.

«Credo sia la più grande opera di edilizia sanitaria degli ultimi anni e una delle maggiori a livello nazionale – spiega ai microfoni di Sanità Informazione l’assessore alla Sanità di Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Questo è un progetto importantissimo per la città che oggi ha una edilizia sanitaria un po’ vetusta. La partenza dei lavori di bonifica rappresenta un momento storico che dà il via ad un percorso che si concluderà nel 2027».

Un investimento da 450 milioni di euro

L’investimento complessivo di oltre 450 milioni di euro permetterà di realizzare le nuove sedi ospedaliere delle Molinette, del CTO e dell’Ospedale Sant’Anna. Un polo che nel post Covid cercherà di correggere le criticità della sanità emerse durante la pandemia per rendere alla città un servizio più efficiente. «Rispetto alle problematiche emerse durante il Covid, il lavoro che stiamo facendo è di garantire, quindi, oltre ad un involucro di ultima generazione con tecnologie d’avanguardia, anche quel criterio di flessibilità indispensabile per far fronte alle situazioni di emergenza urgenza che proprio la pandemia ci ha fatto conoscere».

Si pensa ad un incubatore di start up

Un lavoro di sinergia che vede coinvolti diversi attori: Regione Piemonte, Comune di Torino e Università. «Insieme abbiamo predisposto una cabina di monitoraggio – sottolinea l’assessore -, al suo interno ci sono due gruppi di lavoro: il primo che riguarda la mobilità coordinato dal comune di Torino, e un secondo dal Politecnico. Inoltre, strizziamo l’occhio alle imprese perché vorremmo creare un incubatore di start up e di progetti legati al mondo della farmacologia e dell’innovazione in campo sanitario. Sarà un polo di ricerca, di didattica e di cura coordinato dalla città della salute di Torino».

 

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