Salute 17 Febbraio 2022 15:11

Tra partite online e ritorno al passato, ecco come è cambiato il gioco dei bambini nell’era Covid-19

La psicologa Giannini (Sapienza): «La pandemia ha offerto la possibilità di alternare vari modelli ludici a vantaggio del bambino»

Tra partite online e ritorno al passato, ecco come è cambiato il gioco dei bambini nell’era Covid-19

Acchiapparella, nascondino, campana sui marciapiedi, gioco dell’oca. Se questi giochi vi sono familiari, probabilmente, avete più di 30 anni. O meno di 12. Da uno studio condotto in Australia denominato Pandemic Play Project, infatti, che ha esaminato i cambiamenti relativi al modo di giocare dei bambini prima e durante la pandemia di Covid-19, è emerso un “ritorno di fiamma” verso giochi considerati antiquati in contemporanea con il boom, per contro, dei giochi online. I ricercatori hanno identificato tra le cause di questo singolare parallelo da un lato il forte bisogno di ritrovarsi per le strade e di giocare all’aria aperta nei momenti immediatamente successivi ai lockdown, dall’altro, inevitabilmente, il bisogno di socialità durante gli stessi lockdown che imponevano scuole chiuse e zero contatti umani, da cui la voglia di confrontarsi attraverso i giochi online.

E in Italia? Tra i giochi “di strada” e le partite online, c’è stato durante la pandemia un ritorno in auge anche e soprattutto dei cosiddetti giochi da tavola, quei giochi di società caduti un po’ in disuso nel vissuto quotidiano della fascia tra i 5 e i 12 anni, in circostanze ordinarie assorbiti tra scuola, sport, compiti e impegni vari. Una novità che rappresenta un vantaggio in termini di stimolazione cognitiva e rafforzamento dei legami familiari, purché non rappresenti l’eccezione determinata dalla costrizione. Ne abbiamo parlato con la professoressa Anna Maria Giannini, Ordinario in Psicologia Generale presso l’Università Sapienza di Roma.

Il gioco dei bambini in pandemia ha spezzato la dinamica della monotonia

«In pandemia i bambini hanno recuperato delle modalità che in altri tempi erano tipiche, per altre ragioni: lo stare in casa con i genitori, o meglio, con uno dei genitori, in primis, in cui vi era una forte componente di gioco partecipato. Con la pandemia – spiega la psicologa – si è ricreata la stessa situazione, le mamme e i bambini, e stavolta anche i papà, si sono trovati a condividere molto più tempo in casa. Durante questi tempi, inevitabilmente, i genitori hanno cercato di stimolare i loro bambini anche tramite il recupero di giochi, familiari ai genitori, che prevedevano un coinvolgimento di tutta la famiglia. I giochi online hanno ad un certo punto perso mordente perché si è innescata la cosiddetta ‘dinamica della monotonia’: quando si è esposti alla medesima azione o situazione per lungo tempo scattano i meccanismi della saturazione, e se ne cerca un’altra. In questo caso – sottolinea – l’alternativa è stato il ricercare giochi a più ampia condivisione in presenza, con i genitori e i fratelli, appunto i giochi da tavolo e in generale i giochi a competizione leggera».

Il tema del bilanciamento, ovvero come spaziare dall’online al “vintage” aiuta a crescere

«Gli ultimi due anni hanno in questo senso fatto emergere l’importanza del tema del bilanciamento. Ovvero – spiega ancora Giannini – se da un lato il recupero di una dimensione ludica a livello familiare è fondamentale, anche perché si esplica attraverso giochi che aiutano a costruire le forme della mente, dall’altro è inutile negare che oggi la socialità online è una dimensione reale e impossibile da non praticare senza restare esclusi. Durante la pandemia abbiamo assistito a un positivo bilanciamento tra questi due poli – osserva – con la facoltà data al bambino di intercambiare queste due linee di crescita, dandogli possibili inedite o comunque limitatissime prima d’ora, perché la routine familiare difficilmente prevedeva il gioco in famiglia, tutti insieme. Ampliare il raggio d’azione è sicuramente positivo e favorevole allo sviluppo armonico del bambino».

Inventare nuove forme di convivenza: quella linea sottile tra piacere e costrizione

«Fondamentalmente – afferma – Giannini – i genitori sono stati costretti a trovare il modo di intrattenere i propri figli a casa. Da qui sono nate abitudini creative come il cucinare insieme, suonare insieme, giocare insieme, raccontare fiabe, tutte attività dai forti connotati psicologici, appaganti per genitori e figli. L’importante è far sì che non si perdano, o comunque non del tutto, nel post pandemia. Il fatto è che i bambini, che sono molto intelligenti, hanno capito perfettamente che queste nuove abitudini erano dovute a una limitazione delle libertà personali e non a una scelta, hanno captato talvolta il senso di costrizione dei genitori. La sfida -conclude la psicologa – sarà mantenere queste modalità, positive per i bambini, nelle forme concesse dal ritorno a una vita normale. Se non si potrà giocare o impastare tutti i giorni, lo si potrà fare il sabato o la domenica…»

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dai pediatri della SIPPS consigli per vacanze sulla neve “a prova di bambino”
In vista delle festività del Natale, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso una serie di indicazioni utili rivolte ai genitori per vacanze in montagna sicure
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
Allarme antibiotico-resistenza, molti farmaci non funzionano più contro comuni infezioni infantili
Uno studio dell'Università di Sidney ha concluso che molti farmaci per il trattamento di infezioni comuni nei bambini e nei neonati non sono più efficaci in gran parte del mondo.L'allarme è stato lanciato sulla rivista The Lancet Regional Health Southeast Asia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...