Salute 11 Settembre 2023 00:02

Trapianto: nuovo dispositivo monitora i primi segni di rigetto

È più piccolo di una moneta, ma ha enormi potenzialità per coloro che subiscono un trapianto. Si tratta del primo dispositivo elettronico, messo a punto dai ricercatori della Northwestern University, che è in grado di monitorare in modo continuo la salute degli organi trapiantati in tempo reale

Trapianto: nuovo dispositivo monitora i primi segni di rigetto

È più piccolo di una moneta, ma ha enormi potenzialità per coloro che subiscono un trapianto. Si tratta del primo dispositivo elettronico, messo a punto dai ricercatori della Northwestern University, che è in grado di monitorare in modo continuo la salute degli organi trapiantati in tempo reale. Stando a quanto riportato dalla rivista Science, il monitoraggio avviene tramite la rilevazione della temperatura dell’organo: quando la temperatura cambia, viene inviato un avviso in tempo reale a uno smartphone o a un tablet.

II dispositivo si posiziona sul rene trapiantato

L’organismo può rigettare un organo trapiantato in qualsiasi momento, anche a distanza di decenni. I segni di rigetto devono essere colti tempestivamente per intervenire in modo precoce e preservare l’organo. Ma gli attuali metodi di monitoraggio imperfetti e talvolta invasivi. La tecnologia wireless, sviluppata dagli scienziati, si offre come un’alternativa non invasiva e tempestiva, capace di cogliere i primi segnali di allarme tre settimane prima rispetto ai metodi attuali. Posizionato direttamente su un rene trapiantato, l’impianto, ultrasottile e morbido, è in grado di rilevare le irregolarità di temperatura associate all’infiammazione e ad altre risposte del corpo che si verificano con il rigetto del trapianto. Quindi, avvisa il paziente o il medico trasmettendo i dati in modalità wireless a uno smartphone o a un tablet nelle vicinanze.

Un monitoraggio continuo della salute dell’organo darebbe maggiore sicurezza ai pazienti

I ricercatori hanno testato il dispositivo su un piccolo modello animale con reni trapiantati, dimostrandone l’efficacia.  «Ho notato che molti dei miei pazienti provano un’ansia costante, non sapendo se il loro corpo sta rigettando o meno l’organo trapiantato», spiega Lorenzo Gallon, nefrologo esperto in trapianti della Northwestern Medicine, che ha guidato la parte clinica dello studio. «Possono aver aspettato anni per un trapianto e poi averne finalmente ricevuto uno da una persona cara o da un donatore deceduto. Poi – continua – passano il resto della loro vita a preoccuparsi della salute di quell’organo. Il nostro nuovo dispositivo potrebbe offrire una certa protezione e il monitoraggio continuo potrebbe fornire rassicurazioni e tranquillità».

Ogni individuo risponde in modo diverso alla terapia antirigetto

«È fondamentale identificare gli eventi di rigetto non appena si verificano», dice John A. Rogers della Northwestern, pioniere della bioelettronica che ha guidato lo sviluppo del dispositivo. «Se il rigetto viene individuato precocemente, i medici possono somministrare terapie antirigetto – prosegue – per migliorare la salute del paziente ed evitare che perda l’organo donato. Nel peggiore dei casi, se il rigetto viene ignorato, può essere pericoloso per la vita; quanto più precocemente si riesce a individuare il rigetto e a intraprendere le terapie, tanto meglio è; abbiamo sviluppato questo dispositivo con questo obiettivo». Aggiunge Surabhi Madhvapathy, ricercatrice del laboratorio di Rogers e prima autrice dell’articolo: «Ogni individuo risponde in modo diverso alla terapia antirigetto. Il monitoraggio in tempo reale della salute dell’organo trapiantato del paziente è un passo fondamentale verso un dosaggio e una medicina personalizzati».

Il nuovo dispositivo offre un’alternativa meno invasiva della biopsia

Per le moltissime persone che vivono con un rene trapiantato, il monitoraggio della salute dell’organo è un lavoro continuo. Il modo più semplice per monitorare la salute dei reni è la misurazione di alcuni marcatori nel sangue. Tenendo sotto controllo i livelli di creatinina e di azoto ureico nel sangue, i medici possono farsi un’idea della funzionalità dei reni. Ma i livelli di creatinina e di azoto ureico nel sangue possono fluttuare per ragioni non correlate al rigetto dell’organo, per cui il monitoraggio di questi biomarcatori non è né sensibile né specifico, e talvolta porta a falsi negativi o positivi. L’attuale «gold standard» per rilevare il rigetto è la biopsia, in cui il medico utilizza un lungo ago per estrarre un campione di tessuto dall’organo trapiantato per poi analizzare il campione alla ricerca di segni di rigetto imminente. Ma le procedure invasive come le biopsie comportano il rischio di molteplici complicazioni, tra cui emorragie, infezioni, dolore e persino danni involontari ai tessuti vicini.

Il nuovo impianto bioelettronico monitora la temperatura

«I tempi di esecuzione possono essere piuttosto lunghi, le frequenze di monitoraggio sono limitate e richiedono analisi fuori sede», evidenzia Gallon. «Potrebbero essere necessari quattro o cinque giorni per ottenere i risultati, e quel periodo potrebbe essere cruciale per prendere una decisione tempestiva per la cura del paziente», aggiunge. Il nuovo impianto bioelettronico della Northwestern  monitora la temperatura. L’aumento della temperatura è, infatti, un tipico indicatore di processi infiammatori in atto. «Disporre di questo dispositivo sarebbe utile per i medici e rassicurante per i pazienti», conclude Joaquin Brieva, altro scienziato della Northwestern Medicine.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sclerosi multipla: trapianto di staminali cerebrali sicuro e duraturo
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti. È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ideato da Angelo Vescovi dell’Università di Milano – Bicocca. I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1 sono stati pubblicati in copertina sulla rivista Cell Stem Cell
Midollo osseo, la guerra non ferma i trapianti: 5 donazioni tra Italia, Israele e Ucraina
I conflitti in Medio Oriente e in Ucraina non fermano le donazioni e i trapianti di midollo osseo. Sono stati ben cinque i prelievi di cellule-salva vita coordinati dal nostro paese nonostante le difficoltà logistiche connesse alle crisi internazionali
di V.A.
Sclerosi multipla, la terapia con cellule staminali può rallentare la progressione della malattia recidivante
Un gruppo di ricercatori svedesi ha valutata la sicurezza e l’efficacia della terapia con cellule staminali quando utilizzata come trattamento di routine piuttosto che in condizioni di sperimentazione clinica. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry
Un trapianto di cellule polmonari potrebbe «curare» la BPCO
Per la prima volta, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile riparare il tessuto polmonare danneggiato nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) utilizzando le cellule polmonari degli stessi pazienti
Accordo Italia-Usa per trapianti incrociati di rene
Il ministero della Salute ha siglato un accordo con gli Usa per un programma pilota di scambio di donatori di rene per pazienti in attesa di un trapianto
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...