Il monito delle Presidente uscente dell’Associazione nazionale Dietisti: «Per guidare le scelte alimentari bisogna avere una formazione professionale frutto di anni di studio»
“Vuoi dimagrire in fretta? In due settimane risultato garantito” oppure “sette frullati per sette giorni della settimana e perdi peso velocemente”. Questi gli slogan che campeggiano sulle Home di Facebook e di Instagram, per non parlare delle numerosissime App che guidano le scelte alimentari dell’utente contando le calorie e misurando l’attività fisica. «Affidarsi a professionisti della nutrizione seri e competenti è fondamentale perché dalle scelte alimentari dipende la nostra salute» afferma ai nostri microfoni Ersilia Troiano, Presidente uscente dell’Associazione Nazionale Dietisti Italiani (ANDID).
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È in espansione il fenomeno dei ‘consigli’ alimentari veicolati tramite social e web. Purtroppo nella maggior parte dei casi si tratta di figure che non hanno una formazione professionale specifica e che forniscono indicazioni a utenti che hanno bisogno di dimagrire e tornare in forma. Questo fenomeno quanto impatta sulla salute pubblica?
«È un fenomeno altamente impattante perché il web e i social network fanno leva sulle emozioni, le delusioni, la ricerca di contatto, di vicinanza che le persone esprimono – soprattutto le persone che hanno un disagio – e secondo questo meccanismo è facile arrivare ad attirare l’attenzione di chi vuole risolvere un problema e trova una soluzione diciamo ‘facile’. Esistono varie figure che s’improvvisano esperti di nutrizione, farei due distinzioni: alcuni sono professionisti ma non del settore. Mi spiego meglio, si tratta magari di laureati in altre discipline che con un corso di 48 ore diventano nutrizionisti ovviamente non qualificati come dovrebbero. Altri, e sono le figure che ritengo più abusive, sono coloro che orbitano intorno a tutte queste logiche e catene di marketing e promozione di shake e integratori di vario genere, che, con modalità accattivanti, consigliano prodotti commerciali. La logica è: “non ti vendo il prodotto ma ti do un consiglio, anche io ci sono passato e cerco di aiutarti perché sto meglio e voglio far stare meglio anche te”. ANDID ha fatto una campagna di comunicazione contro questo tipo di abusivismo, quello che passa attraverso il consiglio, il ‘praticone’ in palestra che ti dice: “ho fatto questa dieta fallo anche tu”, la signora che ti vende i frullati, figure come massaggiatrici o centri estetici che offrono consigli sull’alimentazione… insomma la salute è una cosa seria, voglio fare un appello: rivolgetevi a professionisti preparati perché con la salute non si scherza».
Dottoressa l’identikit del dietista: qual è la formazione di questo professionista e il suo ruolo sociale?
«Il dietista è un professionista che si occupa a 360 gradi di alimentazione e nutrizione. La formazione è universitaria, si accede ad una laurea di primo livello e si entra per concorso visto che è una laurea a numero chiuso della facoltà di medicina e chirurgia. Ovviamente sono previsti percorsi post laurea, master e tutti quelli che sono i corsi di approfondimento universitario. Il ruolo del dietista come promotore sociale di salute è fondamentale e invade tutte quelle che sono le aree dell’alimentazione e della nutrizione. Si tratta di un ruolo trasversale che comprende tutte le fasce d’età dai primi mille giorni al fine vita, arco temporale (praticamente tutta l’esistenza) in cui la nutrizione è fondamentale. Inoltre è bene far presente che molte patologie possono essere affrontate anche solo con il trattamento dietetico, vediamo per esempio la celiachia, il diabete, le malattie renali e tante altre malattie».
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