Salute 2 Aprile 2024 08:55

Tumore al polmone in stadio precoce: CE approva pembrolizumab prima e dopo la chirurgia

Per la prima volta in Europa viene approvata una terapia anti-PD-1/L1 nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) resecabile sulla base dei risultati positivi di sopravvivenza globale. Pembrolizumab potrà essere impiegato come trattamento neoadiuvante (prima della chirurgia), in combinazione con chemioterapia a base di platino, e successivamente in monoterapia come trattamento adiuvante (dopo la chirurgia)

Tumore al polmone in stadio precoce: CE approva pembrolizumab prima e dopo la chirurgia

La Commissione Europea ha approvato pembrolizumab, terapia anti-PD-1, in combinazione con chemioterapia a base di platino, come trattamento neoadiuvante (prima della chirurgia), proseguito in monoterapia come trattamento adiuvante (dopo la chirurgia), per il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) resecabile, ad alto rischio di recidiva negli adulti.

L’approvazione da parte della Commissione Europea fa seguito alla raccomandazione positiva del Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) ottenuta a febbraio 2024 sulla base dei risultati dello studio di Fase III KEYNOTE-671.

Al follow-up mediano di 29,8 mesi (intervallo 0,4 – 62,0 mesi), pembrolizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante seguito da pembrolizumab monoterapia dopo la resezione chirurgica ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale (OS), riducendo il rischio di morte del 28% (HR=0,72 [95% CI, 0,56-0,93]; one-sided p=0,00517) nei pazienti con NSCLC resecabile di stadio II, IIIA o IIIB rispetto a placebo più chemioterapia nel setting neoadiuvante seguito da placebo dopo la resezione chirurgica, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

Nei pazienti trattati con il regime a base di pembrolizumab, la sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta (95% CI, NR-NR) rispetto a 52,4 mesi (95% CI, 45,7-NR) nei pazienti trattati con il regime chemioterapia-placebo. Il regime a base di pembrolizumab ha inoltre migliorato la sopravvivenza libera da eventi (EFS), riducendo il rischio di recidiva, progressione o morte del 41% (HR=0,59 [95% CI, 0,48-0,72]) rispetto al regime chemioterapia-placebo. Nei pazienti trattati con il regime a base di pembrolizumab, la EFS mediana è migliorata di circa 2,5 anni rispetto al regime chemioterapia-placebo (47,2 mesi [95% CI, 32,9-NR] versus 18,3 mesi [95% CI, 14,8-22,1], rispettivamente).

Nel 2023, in Italia, sono state stimate circa 44mila nuove diagnosi di carcinoma polmonare. “Nonostante i progressi registrati nello stadio metastatico, il carcinoma polmonare continua a rappresentare la principale causa di morte per cancro in Italia, confermando la necessità di trattare i pazienti negli stadi precoci di malattia, per i quali è veramente possibile ottenere i migliori risultati terapeutici ed avere obiettivi di cura ambiziosi – spiega Silvia Novello, Ordinario di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Torino e Responsabile Oncologia Polmonare all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano – L’approvazione del regime a base di pembrolizumab costituisce un’importante pietra miliare per i pazienti con diagnosi di tumore del polmone non a piccole cellule resecabile, ma comunque con rischio di recidiva, indipendentemente dall’espressione di PD-L1, offrendo una nuova opzione terapeutica che ha mostrato, nello studio di Fase 3 KEYNOTE-671, di poter contribuire a prolungare la vita. Il regime a base di pembrolizumab rivoluziona letteralmente i paradigmi di trattamento di questa neoplasia in stadio precoce, aiutando ad aumentare significativamente le possibilità di cura. Auspichiamo che tutti i pazienti eleggibili che si troveranno in questa condizione di malattia possano avere accesso e beneficiare di questo trattamento quanto prima anche in Italia”.

L’approvazione permette la commercializzazione del regime a base di pembrolizumab per questa indicazione in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Irlanda del Nord. Attualmente pembrolizumab è approvato per sei indicazioni nel NSCLC, e per 27 a livello globale nella UE. A ottobre 2023, il farmaco è stato approvato negli Stati Uniti per il trattamento dei pazienti con NSCLC resecabile (tumore di ≥4 cm o linfonodi positivi) in combinazione con chemioterapia a base di platino come trattamento neoadiuvante, e proseguito come agente singolo come trattamento neoadiuvante dopo la chirurgia.

“L’approvazione di oggi della prima terapia anti-PD-1/L1 come parte di un regime terapeutico in Europa per il trattamento neoadiuvante seguito da quello adiuvante del NSCLC resecabile sulla base dei risultati positivi di sopravvivenza globale dimostra i nostri continui progressi nel trattamento degli stadi precoci del tumore del polmone”, afferma Marjorie Green, Vicepresidente senior e Direttore di oncology, global clinical development, Merck Research Laboratories, “Siamo impazienti di sfruttare questo risultato per cercare di ottenere ulteriori approvazioni di questo regime in tutto il mondo, e di collaborare con la comunità oncologica per contribuire alla diagnosi precoce del tumore del polmone, una necessità urgente”.

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...