Salute 3 Agosto 2021 12:16

Tumore al seno e volontariato, nel 2020 oltre 3.900 operatori hanno aiutato 29mila pazienti e 69mila donne

Presentata l’analisi di Europa Donna Italia condotta su 121 associazioni. Il 38% è impegnato sia all’interno delle Breast Unit sia sul territorio. Raccolti più di 13 milioni di euro. La presidente Rosanna D’Antona: «Nonostante la pandemia e il lockdown continua il supporto a pazienti, caregiver e cittadini nel pieno rispetto delle norme stabilite dalle autorità»

L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha messo a dura prova tutto il mondo del volontariato. Ciononostante, le attività dedicate a pazienti e caregiver, interessati dal tumore al seno, sono proseguite anche in un anno difficile come il 2020. In particolare, 3.922 volontari hanno elargito 170.000 ore di volontariato. Le diverse attività svolte hanno coinvolto in tutto circa 29.500 pazienti e 69.000 donne non malate che sono state avvicinate a livello di sensibilizzazione alla prevenzione.

Il Report di Europa Donna Italia

Sono questi alcuni dati contenuti nel Rapporto Analisi del valore sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno Anno 2020. Il documento è promosso da Europa Donna Italia; l’analisi è stata svolta sulla base dei questionari inviati a 121 associazioni (di cui 104 della rete di Europa Donna, 16 di A.N.D.O.S. e 1 di Incontradonna).

«Per il secondo anno consecutivo è proseguito il nostro impegno per dare rilevanza al valore sociale generato dalla nostra rete di associazioni presenti sull’intero territorio nazionale – afferma Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia -. Il 2020 è stato un anno del tutto straordinario, che ha fortemente limitato l’operato della rete. Molte associazioni sono riuscite, con grande volontà, a portare avanti parte delle attività reinventandosi, altre purtroppo non hanno potuto far altro che sospendere le proprie iniziative nel rispetto del distanziamento sociale imposto dalle autorità ministeriali».

Sileri: «Una “forza motrice” che non si è arrestata per la pandemia»

«È un documento prezioso quello che realizza Europa Donna anche quest’anno – sottolinea Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute -. Rende testimonianza del bene che la rete del volontariato professionale sa generare per sostenere le donne, le madri, le compagne e tutte le loro famiglie in un percorso di prevenzione e cura del tumore mammario. Una cura che è assistenza, orientamento, aiuto pratico e conforto declinati al femminile. Sono davvero colpito dai numeri che l’analisi restituisce: raccontano di una “forza motrice” che non si è arrestata per la pandemia e che ha saputo riconvertirsi per raggiungere le donne anche a distanza, per avvicinarle alla diagnosi precoce e tempestiva, ancora più cruciale in un momento storico in cui la prevenzione ordinaria ha dovuto cedere il passo davanti all’emergenza sanitaria imposta dal Covid-19».

Raccolti più di 13 milioni di euro

Nello specifico, secondo l’analisi, la maggioranza (nel 54% dei casi) delle associazioni opera sul territorio in sedi autonome, a volte messe a disposizione dal comune di appartenenza, a volte da fondazioni o in affitto. Il 38% delle associazioni è attivo sia all’interno delle Breast Unit sia sul territorio. Solo il 2% opera esclusivamente all’interno delle Breast Unit, dato questo che indica un riconoscimento troppo basso del lavoro offerto da questa forza lavoro volontaria, a complemento dell’attività sanitaria dei centri dedicati. Circa il 60% delle attività del volontariato viene indirizzato in attività di advocacy, interloquendo a livello territoriale con gli enti comunali, provinciali, regionali e, in alcuni casi, anche a livello nazionale. Le altre attività riguardano in prevalenza servizi di informazione e sensibilizzazione sui corretti stili di vita e la prevenzione primaria (84%), di guida alla prevenzione secondaria con particolare attenzione all’adesione agli screening, organizzati (81%), di assistenza alle pazienti, rapporto con gli ospedali e sostegno al benessere specie post terapie (dal 59% al 64%). una parte del tempo viene dedicata alla formazione e ancora all’assistenza ai familiari e caregiver.

Sempre nel 2020 la raccolta fondi tra tutte le associazioni ed Europa Donna Italia ha totalizzato un importo superiore a €13milioni. I fondi sono stati destinati a progetti e attività delle associazioni nelle aree dedicate all’acquisto di strumenti per gli ospedali, borse di studio, servizi di assistenza all’interno degli ospedali (fisioterapie, supporto psicologico, visite specialistiche ecc.) o fuori da essi (servizi di assistenza legale; trasporti; corsi di yoga e sport, scrittura e painting per le pazienti in terapia; banche delle parrucche e corsi di trucco ecc.); campagne di sensibilizzazione in favore di donne e pazienti del territorio. La quasi totalità delle associazioni (il 94%) ha dichiarato di essere riuscita a continuare a operare in modo ridotto, mediato dall’elemento digitale, in smartworking, in tutte le relazioni che fino all’anno precedente avvenivano in presenza e inventando letteralmente formule nuove di assistenza e tele-relazioni che probabilmente continueranno a persistere, per efficienza, anche in futuro.

L’analisi contiene anche un interessante apprezzamento del ministro del lavoro Andrea Orlando che, nell’introduzione, ha dichiarato che «esperienze associative e di volontariato, aiutano le istituzioni, il decisore pubblico, a innovarsi nelle strategie dell’offerta di servizi di importanza fondamentale per la piena integrazione lavorativa delle donne. Servizi accessibili e intelligenti, capaci di adattarsi alle esigenze reali della vita delle donne in tutte le varie dimensioni in cui essa si svolge. Ma perché questo si realizzi occorre innanzitutto che le istituzioni, a tutti i livelli, si mettano in una posizione di dialogo e di ascolto delle esperienze, favorendo la partecipazione e l’innovazione nell’attuazione di quello straordinario principio di sussidiarietà che ci appartiene come Dna».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
Tumore al seno, dopo la diagnosi 1 donna su 4 smette di lavorare e rinuncia alla possibilità di avere figli
Fondazione Onda fotografa il vissuto e i bisogni delle donne con la malattia HER2+. Cambia inoltre la percezione del tempo: il 37 per cento da più valore alle piccole cose e al tempo in generale (30 per cento), ma quasi la metà dichiara di aver paura per il futuro e di percepire negativamente il tempo dedicato alla cura della malattia (20 per cento)
Giornata internazionale della gioventù, da Croce Rossa appello per scambio tra generazioni
In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, la Croce Rossa Italiana lancia un appello per favorire un vero scambio tra diverse generazioni che favorisca il dialogo e contrasti fenomeni di discriminazione
Tumore al seno HER2+ metastatico: EMA approva uso ampliato trastuzumab deruxtecan
Trastuzumab deruxtecan, l’ADC di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, ha ottenuto in UE l’estensione dell’indicazione per il carcinoma mammario come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma mammario HER2 positivo non resecabile o metastatico che hanno ricevuto uno o più precedenti regimi a base di anti-HER2. Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato specificamente […]
Tumore al seno e oncologia territoriale: le dieci priorità delle associazioni dei pazienti alle istituzioni
Il documento riunisce per la prima volta le proposte di A.N.D.O.S. onlus, Europa Donna Italia, F.A.V.O. Donna Incontra Donna onlus e Salute Donna onlus, per una presa in carico territoriale più vicina alle pazienti e alle loro famiglie
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...