La prima firma è dell’oncologa italiana Alessandra Gennari. Il documento pubblicato su Annals of Oncology è stato pensato per integrare anche i dati più recenti e potenzialmente in grado di cambiare la pratica
Erano attese dal 2012 e sono state finalmente approvate. Sono le nuove linee guida globali (ESMO Clinical Practice Guideline) per la diagnosi, la stadiazione e il trattamento delle pazienti con carcinoma mammario metastatico, pubblicate oggi su Annals of Oncology.
La pubblicazione segna un passo fondamentale nell’applicazione dei recenti risultati della ricerca, dei miglioramenti pratici per la cura dei pazienti nell’era della medicina di precisione. Il documento appena pubblicato comprende tutti i principali sviluppi degli ultimi anni, per offrire un quadro completo dello stato dell’arte nella gestione avanzata del cancro al seno. Sviluppate da un gruppo di 28 tra i più importanti esperti in questo campo, queste linee guida parlano italiano: la prima firma, infatti, è quella di Alessandra Gennari, professore associato di oncologia al Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale a Novara, affiancata a quella dell’oncologa Nadia Harbeck dell’Università di Monaco.
«Si tratta di linee guida globali che hanno visto la partecipazione dei maggiori esperti di tutto il mondo (dagli USA all’Australia) del tumore della mammella, che hanno messo la paziente al centro e che hanno seguito i più elevati livelli metodologici di evidenza – spiega la prof. Gennari –. Hanno preso in considerazione da una parte quali sono i trattamenti migliori, comprese le ultimissime novità come quelle garantite dai farmaci agnostici, ma anche considerato tutte le opzioni alternative possibili nel caso i farmaci in alcuni paesi non siano disponibili. In sostanza una paziente in qualsiasi parte del mondo può ricevere i trattamenti migliori per quelle che sono le disposizioni regolatorie e la disponibilità della cura. Questa è una grande innovazione rispetto alle precedenti linee guida».
Inoltre, sempre rispetto al 2012, digitalizzazione e tecnologia si sono enormemente evolute, così come medici e ricercatori sono sempre più esperti di analisi dei dati. A questo si aggiunge che sono globali anche per quanto riguarda il trattamento multidisciplinare che riguardano non solo i medici oncologi, ma anche radioterapisti, radiologi interventisti, tutte le figure che devono governare un paziente.
«Tutto questo consentirà una gestione efficace ed immediata di queste nuove norme per gli oncologi, da subito disponibili – conclude la prof. Gennari –. Da oggi, quindi, le nuove Linee Guida valgono per tutto il mondo. Ogni paziente avrà il miglior trattamento possibile per il suo tipo di tumore e nel posto dove vive. Una rivoluzione per i medici ma soprattutto per le donne».
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