Salute 19 Marzo 2024 15:43

Tumore alla colecisti, occlusione neoplastica al duodeno risolta con uno stent metallico. In Toscana l’intervento innovativo

Macchiarelli (AOU Senese): “Siamo uno dei pochi centri in Italia dove è possibile attuare questa metodica alternativa alla chirurgia, in modo da consentire al paziente un minor tempo di ripresa dell’alimentazione, una ridotta degenza ospedaliera e un tasso inferiore di complicanze”
Tumore alla colecisti, occlusione neoplastica al duodeno risolta con uno stent metallico. In Toscana l’intervento innovativo

Grazie ad uno stent metallico posizionato al posto del duodeno, un paziente con tumore alla colecisti, potrà alimentarsi naturalmente, senza dover ricorrere alla nutrizione artificiale. A dare la buona notizia è il dottor Raffaele Macchiarelli, direttore della Gastroenterologia ed endoscopia operativa dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese: “Siamo uno dei pochi centri in Italia – spiega il gastroenterologo – dove è possibile attuare questa metodica alternativa alla chirurgia, in modo da consentire al paziente un minor tempo di ripresa dell’alimentazione, una ridotta degenza ospedaliera e un tasso inferiore di complicanze. Tramite questa tecnica endoscopica riusciamo a creare un’ampia comunicazione intestinale con il posizionamento di una protesi metallica ricoperta tra lo stomaco e il piccolo intestino”.

I benefici dell’innovativo intervento

“Nausea, vomito, calo ponderale, malnutrizione e disidratazione – aggiunge Macchiarelli – sono i sintomi tipici della ostruzione meccanica allo svuotamento dello stomaco. Un trattamento immediato di tale condizione è indicato per risolvere la sintomatologia ostruttiva, permette al paziente di riprendere un’adeguata alimentazione e poter così affrontare il delicato percorso di cura della patologia oncologica di base. Questo innovativo intervento va quindi nella direzione del miglioramento di qualità della vita del paziente, possibile . conclude – grazie all’impegno multidisciplinare messo in campo all’interno del nostro ospedale”.

Un lavoro di squadra

L’innovativa operazione, la prima del genere in Toscana, è stata effettuata grazie ad una collaborazione multidisciplinare con l’Unità operativa di anestesia e la rianimazione perioperatoria, diretta da Pasquale D’Onofrio, che nell’intervento in questione ha visto la partecipazione del dottor Salvatore Quarta, e con i professionisti dell’Unità Professioni Tecnico Sanitarie area Radiologia Medica, dirigente dottoressa Francesca Luppi.

 

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