Ogni anno sono quasi 14mila le nuove diagnosi di tumore del pancreas e, purtroppo, il tasso di mortalità non si è modificato in modo significativo nel corso del tempo. A questo tumore, infatti, è associata la minor sopravvivenza sia a un anno dalla diagnosi (34% nell’uomo e 37,4% nella donna), che a cinque anni (11% nell’uomo e 12% nella donna). Ora, grazie ad una nuova scoperta scientifica, un test del sangue per la diagnosi, potrebbero aprirsi nuove speranze concrete per un’intercettazione precoce della patologia. Si tratta di una biopsia liquida che permette di diagnosticare il cancro al pancreas in fase iniziale, un risultato di per sé eccezionale visto che uno dei principali problemi di questo tumore è proprio la difficoltà diagnostica. Presentato sulla rivista Science Translational Medicine, il test ha mostrato una sensibilità – intesa come capacità di riconoscere tutti i tumori – e una specificità – intesa come capacità di evitare le false diagnosi – promettenti nell’uomo.
Il nuovo studio ha coinvolto campioni di 356 pazienti ed è stato messo a punto presso la Oregon Health & Science University, il test è denominato PAC-MANN, funziona rapidamente e richiede solo piccoli campioni di sangue, suggerendo che potrebbe gettare le basi per un esame affidabile e non invasivo per identificare precocemente i tumori del pancreas, che hanno tassi di sopravvivenza bassi proprio perché questi tumori tendono a passare inosservati fino alle fasi avanzate, una volta che hanno formato metastasi nei linfonodi o in altri organi. Di per sé, il tumore del pancreas in fase precoce avrebbe un tasso di sopravvivenza molto più alto, ma individuare questi tumori in fase iniziale resta difficile. Attualmente. non esistono test affidabili, approvati dalla Fda, in grado di rilevare i tumori precoci e i ricercatori non dispongono di biomarcatori da usare per sviluppare nuovi test.
Il test si basa sui cambiamenti nell’attività di proteine chiamate proteasi. I tumori pancreatici secernono grandi quantità di queste proteine durante la loro crescita e alcune proteasi entrano nel sangue dove possono essere rilevate. In primo luogo, il team ha esaminato la presenza di diverse proteasi specifiche e ha scoperto che una in particolare, membro della famiglia delle proteasi MMP, è in grado di distinguere il cancro al pancreas dai controlli con un’accuratezza del 79%. Gli esperti hanno quindi sviluppato una sonda specifica per questa proteasi, un test rapido che misura indirettamente i livelli di MMP nei campioni di sangue. PAC-MANN ha identificato i campioni di cancro con una forte sensibilità e specificità, rispettivamente del 98% e del 73%. Ha distinto i campioni di 110 pazienti con cancro al pancreas da 170 controlli sani e da 76 pazienti con malattie non tumorali come la pancreatite. Infine, la combinazione di PAC-MANN con un biomarcatore già in uso clinico, ha aumentato ulteriormente la sensibilità per l’individuazione del cancro di stadio I, portandola all’85%.
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