Lo studio: l’efficacia del software è stata valutata su 22.356 pazienti con sospetti tumori della pelle in un periodo di due anni e mezzo. Oltre ad una sensibilità del 100% nel rilevare il melanoma, il nuovo software ha individuato correttamente il 99,5% (189/190) di tutti i tumori della pelle e il 92,5% (541/585) delle lesioni pre-cancerose
I tumori della pelle potranno essere diagnosticati con maggiore precisione e accuratezza grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. La buona notizia arriva dal Congresso 2023 dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (Eadv), in occasione del quale è stata presentata una ricerca condotta dall’University Hospitals Birmingham Nhs Foundation Trust. L’idea di utilizzare l’intelligenza artificiale per diagnosticare i tumori che colpiscono la pelle non è nuova, sono piuttosto i più recenti aggiornamenti dei software utilizzati a fare la differenza.
I sistemi di ultima generazione sono in grado di individuare la presenza di un melanoma nel 100% dei casi. Si tratta della più grave tipologia di cancro della pelle, che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle. L’efficacia del software è stata valutata su 22.356 pazienti con sospetti tumori della pelle in un periodo di due anni e mezzo. Oltre a una sensibilità del 100% nel rilevare il melanoma, il nuovo software ha individuato correttamente il 99,5% (189/190) di tutti i tumori della pelle e il 92,5% (541/585) delle lesioni pre-cancerose.
«Questo studio ha dimostrato come l’IA stia rapidamente migliorando – spiega l’autore del lavoro Kashini Andrew, specialista presso l’University Hospitals Birmingham Nhs Foundation Trust -. L’ultima versione del software ha evitato oltre mille consulenze faccia a faccia nell’ambito dell’assistenza sanitaria tra aprile 2022 e gennaio 2023, risparmiando tempo che i clinici possono quindi dedicare a quei pazienti che necessitano di cure urgenti». Tuttavia, sottolineano i ricercatori, «è vietato in assoluto il fai-da-te: l’IA non dovrebbe essere utilizzata come uno strumento di rilevamento autonomo senza il supporto di un dermatologo – concludono – . È sempre necessaria una supervisione clinica adeguata».
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