Salute 16 Aprile 2025 09:48

Tumori: studio Usa mette in guardia dalle TAC. Perrone: “Se appropriati, sono esami salva-vita”

Uno studio americano mette in guardia sul rischio di un aumento de casi di tumore a causa di un eccesso di prescrizioni di TAC. L'oncologo Perrone invita però a interpretare i risultati con cautela
Tumori: studio Usa mette in guardia dalle TAC. Perrone: “Se appropriati, sono esami salva-vita”

Ha suscitato grande clamore uno studio condotto negli Stati Uniti dai ricercatori dell’University of California San Francisco (Ucsf), secondo i quali il ricorso sempre più frequente alle TAC potrebbe essere collegato al 5% di tutti i casi di tumore in un anno. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista Jama Internal Medicine, sono stati accolti con scetticismo. “Bisogna essere prudenti nell’interpretarli”, afferma Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica e ricercatore della Fondazione AIRC. “Lo studio è un lavoro teorico che certamente fa riflettere sull’importanza dell’appropriatezza, ma che non deve allarmarci”, aggiunge.

Le TAC possono essere più pericolose per i bambini

E’ noto che le TAC emettono radiazioni che, come spiegano i ricercatori americani, potrebbero portare allo sviluppo di futuri tumori ai polmoni, al seno e altre neoplasie, con un rischio “10 volte maggiore per i neonati”. Il pericolo viene ritenuto maggiore per i piccolissimi, seguiti da bambini e adolescenti, ma anche gli adulti sono a rischio, poiché più inclini a sottoporsi a questi esami diagnostici. “La TAC può salvare vite umane, ma i suoi potenziali danni vengono spesso trascurati”, osserva la prima autrice dello studio, Rebecca Smith-Bindman, radiologa e professoressa di epidemiologia e biostatistica e di ostetricia, ginecologia e scienze riproduttive alla Ucsf. “Dato l’elevato utilizzo negli Stati Uniti, in futuro potrebbero verificarsi diversi tumori se le pratiche attuali non cambiano”, aggiunge.

La TAC potrebbe diventare uno dei fattori di rischio significativi

Nello studio Usa, finanziato dal National Institutes of Health (Nih), si prevede che dai 93 milioni di TAC eseguite solo nel 2023 potrebbero scaturire circa 103mila tumori. Si tratta di un numero 3-4 volte superiore rispetto alle stime precedenti. “Le nostre stime – afferma Smith-Bindman, che è anche membro del Philip R. Lee Institute for Health Policy Studies e dirige il Radiology Outcomes Research Lab – pongono la Tac al pari di altri fattori di rischio significativi, come il consumo di alcol e l’eccesso di peso corporeo. Ridurre il numero di scansioni e le dosi per scansione salverebbe le vite”. Tuttavia, la TAC è indispensabile e ampiamente utilizzata per rilevare casi di cancro e diagnosticare numerose patologie. Dal 2007 il numero di esami annuali è aumentato del 30% negli Stati Uniti. Ma le TAC espongono i pazienti alle radiazioni ionizzanti, che sono cancerogene, ed è noto da tempo che questa tecnologia comporta un rischio più elevato di cancro.

Il numero di esami aumenta con l’età

Nel dettaglio, i ricercatori hanno analizzato i 93 milioni dindi esami di 61,5 milioni di pazienti negli Stati Uniti. Il numero di scansioni tomografiche aumentava con l’età, raggiungendo il picco negli adulti tra i 60 ei 69 anni. I bimbi pesavano per il 4,2% delle scansioni. I ricercatori hanno escluso gli esami eseguiti nell’ultimo anno di vita del paziente perché era improbabile che arrivassero a portare a un cancro. Gli adulti di età tra 50 e 59 anni sono risultati avere il numero più elevato di tumori previsti nelle proiezioni: 10.400 casi nelle donne e 9.300 negli uomini. I tumori più comuni negli adulti erano quelli a polmone e colon insieme a leucemia e neoplasie di vescica e seno. I tumori più frequentemente previsti nei bambini erano quelli a tiroide, polmone e seno.

Perrone: “Nei bambini si fa solo quando davvero necessaria”

Il maggior numero di tumori negli adulti deriverebbe da Tac dell’addome e della pelvi, mentre nei bambini da TAC della testa. I rischi previsti erano più elevati tra i piccoli che si erano sottoposti a TAC prima di un anno di età. “Ma la realtà è che la TAC si esegue nei bambini solo quando è davvero strettamente necessaria”, sottolinea Perrone. “Non credo quindi che possa essere considerato un fattore di preoccupazione rilevante”, aggiunge.

Importante contrastare gli effetti della medicina difensiva

I ricercatori evidenziano che alcune TAC difficilmente possono essere d’aiuto ai pazienti e vengono utilizzate in modo eccessivo, come quelle per le infezioni delle vie respiratorie superiori o per il mal di testa in assenza di segni o sintomi preoccupanti. Per questo, evidenziamo che i pazienti potrebbero ridurre il rischio sottoponendosi a un minor numero di queste TAC o a una dose inferiore di radiazioni. “Questo studio ci invita a riflettere sull’importanza dell’appropriatezza nella prescrizione di esami radiologici, come appunto la TAC”, dice Perrone. “Bisogna certamente contrastare uno degli effetti più pericolosi della medicina difensiva, che in alcuni casi può portare a prescrivere più esami di quelli necessari. Tuttavia – continua – ritengo che, almeno in Italia, la TAC sia uno strumento utilizzato in modo appropriato e che l’allarmismo legato a un presunto eccesso di esposizione alle radiazioni non sia giustificato. La TAC è uno strumento salva-vita, ma è bene sottolinearne la prudenza relativa alal sua prescrizione”.

 

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