ll progetto coinvolge tre istituti clinici in Italia, Belgio e Spagna e i principali istituti di ricerca in questo campo a livello europeo: tra questi, per l’Italia, l’Ospedale San Martino di Genova, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università di Genova, l’Università ‘Gabriele D’Annunzio’ Chieti-Pescara e l’azienda fiorentina El.En. SpA
Intelligenza Artificiale e robotica rivoluzioneranno la cura dei tumori di testa e collo. Questi nuovi strumenti saranno a disposizione di medici e chirurghi per la diagnosi e la chirurgia di questa tipologia di cancro ancora molto difficile da trattare, a causa della complessa anatomia di queste aree. Tutto grazie al progetto europeo Aircare appena partito, finanziato con otto milioni di euro e guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Il progetto coinvolge tre istituti clinici in Italia, Belgio e Spagna e i principali istituti di ricerca in questo campo a livello europeo: tra questi, per l’Italia, l’Ospedale San Martino di Genova, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università di Genova, l’Università ‘Gabriele D’Annunzio’ Chieti-Pescara e l’azienda fiorentina El.En. SpA.
“Il progetto Aircare rappresenta un significativo passo avanti nel modo di diagnosticare e trattare questi tumori”, dice Leonardo De Mattos dell’Iit, coordinatore del progetto -. Sfruttando la potenza dell’Intelligenza Artificiale e della robotica, possiamo infatti migliorare la precisione e la sicurezza della diagnosi e degli interventi chirurgici. La collaborazione tra ospedali, università e partner industriali – prosegue De Mattos – è fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo finale di stabilire un nuovo standard di cura che possa essere ampiamente adottato, trasformando il modo in cui questi tumori vengono diagnosticati e trattati in tutta Europa, e non solo”.
I gruppi di ricerca coinvolti lavoreranno per mettere a punto due sistemi integrati tra loro: uno per la diagnosi supportato dall’IA, che faciliterà e migliorerà la diagnosi in tempo reale, e uno per la chirurgia laser di precisione, che grazie alla robotica e all’IA riconoscerà con maggiore accuratezza il tessuto malato, rimuovendolo in modo poco invasivo e preservando il tessuto sano. Entrambi i sistemi saranno validati direttamente sul campo in tre grandi ospedali europei: l’Ospedale San Martino in Italia, l’Ospedale Universitario di Lovanio in Belgio e l’Ospedale universitario di Barcellona in Spagna.
I tumori della testa e del collo (o del distretto cervicofacciale) possono colpire la bocca, la lingua, le gengive, la faringe, la laringe, il naso, i seni paranasali e le ghiandole salivari. La sede di comparsa più frequente è la laringe, seguita dal cavo orale e dalla faringe. Grazie alla diagnosi precoce è possibile contare su una speranza di guarigione superiore al 90%. Per ottenerla non solo è necessario intercettare immediatamente i sintomi iniziali, ma è anche necessario effettuare un esame endoscopico al fine di procedere ad una biopsia. Un ulteriore conferma della malattia può essere offerta da un’ecografia, una tac o una risonanza magnetica.
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