Salute 31 Ottobre 2023 15:44

Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti

Per la prima volta in Europa si lancia un’iniziativa gratuita in tutta la Penisola. È promossa dalla neonata associazione D4O e ideata da Caroline Smith. Sono offerti corsi di danza gratuiti e appositamente studiati per i pazienti. Hanno aderito 15 scuole (altre 35 inizieranno a gennaio) e 20 centri oncologici e associazioni

Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti

Il 40% dei pazienti in cura per un tumore vive sintomi di ansia e stress. Sette su dieci hanno un tono emotivo che non rientra nella norma. Con un disagio clinicamente significativo e ripercussioni sull’esito delle cure. Inoltre, meno del 50% dei malati oncologici svolge regolarmente attività fisica, fondamentale per contrastare i sintomi ansioso-depressivi. Per cercare di superare questi problemi nasce Dance For Oncology (D4O), un progetto che offre corsi di ballo gratuiti e studiati appositamente per i pazienti oncologici. È stato ideato da Carolyn Smith (presidente della giuria di Ballando con le Stelle) e l’intera iniziativa è promossa dalla neonata associazione D4O che per la prima volta in Europa attiva questo servizio in tutta la Penisola.

Il ballo può favorire il buon umore dei pazienti

A ottobre 2023 sono state avviate 15 scuole di ballo in Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia. A gennaio 2024 ne partiranno altre 35 e più di 20 centri oncologici e associazioni, in tutta Italia, hanno già aderito all’iniziativa. “Il cancro rappresenta un’esperienza molto difficile da affrontare”, sottolinea Smith. “Uomini e donne, d’ogni fascia d’età, hanno bisogno di aiuti concreti oltre che, ovviamente, di un’assistenza medica adeguata. Il ballo – continua – può sembrare un’attività frivola e senza nessuna connessione con la malattia. In realtà può portare a tutta una serie di benefici. Può garantire il buon umore, perché permette di divertirsi e di ritrovare l’entusiasmo e la spensieratezza”.

Caroline Smith: “Il ballo è stato determinante anche nel mio percorso di cura”

“Migliora la forma fisica con un’attività coinvolgente – sottolinea Smith – e che può essere svolta a bassa intensità. Infine aiuta a trovare nuovi amici con cui confrontarsi anche per condividere la stessa esperienza di malattia. Io fin dal 2015 sto combattendo la mia battaglia contro un ‘intruso’ che ho trovato nel mio corpo. Devo ammettere che il ballo, da sempre parte fondamentale della mia vita, è stato determinante anche nel mio percorso di cura. Ora, grazie al nostro progetto, potrà esserlo per tante altre persone”.

Gli studi hanno dimostrato l’importanza dell’attività fisica nel percorso di cura

“È dimostrato da numerose ricerche scientifiche quanto l’attività fisica possa essere importante all’interno del percorso di cura di un paziente oncologico“, spiega Adriana Bonifacino, presidente della Fondazione IncontraDonna, responsabile scientifico di D4O. “Rientra nella prevenzione terziaria del cancro e quindi nell’evitare recidive dopo una prima diagnosi, nel controllare i sintomi della neoplasia e nel contrastare le possibili complicazioni causate dalle cure. Il ballo, in tutti i suoi stili e le sue diverse espressioni artistiche, costituisce – continua – un valido alleato per la salute. È divertente, piacevole e, in particolari condizioni, può essere consigliato ai pazienti. Proprio per questo, lo scorso luglio, abbiamo formato più di 50 insegnanti di ballo provenienti da tutta Italia”.

In Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone che vivono con un tumore

“Come AIOM siamo felici di patrocinare e condividere questo progetto innovativo dedicato al sempre crescente numero di pazienti oncologici”, sottolinea Saverio Cinieri, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). “In Italia, infatti, sono oltre tre milioni e mezzo le persone che attualmente vivono con una diagnosi di malattia oncologia. Oggi grazie alle nuove terapie e alla diagnosi precoce – prosegue – riusciamo a garantire una buona qualità di vita ai malati. Per alcune neoplasie possiamo parlare di guarigione, per altre di cronicizzazione, garantendo in ritorno alla vita affettiva e lavorativa a decine di migliaia di persone. Avere l’opportunità di frequentare anche corsi di ballo organizzati e consigliati dal medico curante rappresenta un modo nuovo ed efficace di promuovere la prevenzione terziaria”.

Il ballo può essere un alleato del benessere delle persone fragili

“Quando l’amica Carolyn mi ha parlato del progetto e della neonata associazione ho subito compreso la grande utilità della campagna”, aggiunge Mauro Boldrini, socio di D4O e direttore della Comunicazione AIOM. “Un ringraziamento particolare va a tutti i maestri di ballo che hanno aderito con entusiasmo rendendo possibile a migliaia di pazienti la possibilità di frequentare gratuitamente i corsi in questa iniziativa che non ha eguali in Europa”, aggiunge. “Il ballo è un alleato del benessere anche durante la terza età”, aggiunge Roberto Messina, presidente Senior Italia FederAnziani. “Più generale con i giusti accorgimenti può essere praticato anche da persone fragili come, per esempio, i pazienti oncologici – aggiunge -che ricordiamo, nella metà dei casi, hanno più di 70 anni. Dance For Oncology è un’ottima iniziativa e auspichiamo possa aiutare un numero crescente di uomini e donne in tutta la Penisola”. Conclude Smith: “I nostri corsi permettono a persone che condividono la stessa difficile condizione di incontrarsi. Un momento unico in cui è possibile dimenticare in quelle ore il dolore fisico e psicologico della malattia”.

 

Articoli correlati
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori del sangue, creato algoritmo che potrebbe migliorare diagnosi e cure
I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue
di V.A.
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
Tumori: nuova vita alle statine e agli antifungini, studio rivela efficacia contro le cellule malate
"Affamare" i tumori e poi colpirli "riciclando" farmaci ben noti, a basso costo, utilizzati da anni per tutt’altri scopi, in grado di arrestare la crescita delle cellule tumorali, messe a "stecchetto" con brevi cicli di digiuno. Così i farmaci che, come le statine, impediscono la sintesi di colesterolo cruciale per soddisfare il bisogno di nutrienti delle cellule tumorali, combinati a brevi cicli di digiuno, potrebbero diventare una terapia “low cost” per combattere tumori difficili come quello al pancreas, il carcinoma del colon-retto e il melanoma. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista Nature Communication da un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova
di V.A.
Tumori: 60% delle strutture poco connesse al territorio. Cipomo: “Più sinergia per presa in carico del paziente”
Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco "connesse" con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un'indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell'Aiom
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Amiloidosi cardiaca, l’ho scoperta così! (Live dalle ore 15.00)

L’amiloidosi cardiaca è una patologia rara e complessa, caratterizzata dall’accumulo di proteine amiloidi nel cuore, che conduce a una progressiva disfunzione cardiaca. In ques...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...