Salute 16 Marzo 2022 12:30

Ucraina: la storia dei bambini nati da mamme surrogate. In un seminterrato aspettano l’arrivo dei genitori biologici

Un reportage della CNN racconta la storia di 21 bambini nati da mamme surrogate che sono in attesa di essere portati in salvo dalla guerra dai genitori biologici

Ucraina: la storia dei bambini nati da mamme surrogate. In un seminterrato aspettano l’arrivo dei genitori biologici

Dovrebbe essere una stanza tranquilla e confortevole, magari con qualche bel disegno attaccato alle pareti e una ninna nanna di sottofondo. O almeno questo è quello che ci si aspetterebbe da una nursery, anche se temporanea. Ma in Ucraina, dove l’inferno è sceso in terra, la prima casa di moltissimi neonati è triste, buia e rumorosa. Come quella dei 21 bambini nati, figli biologici di genitori stranieri, nati da mamme surrogate ucraine reclutate dal BioTexCom Center for Human Reproduction di Kiev.

In un bunker di cemento 21 bambini aspettano i genitori, anche dall’Italia

I piccoli fagottini si trovano rinchiusi in un seminterrato che viene periodicamente scosso dalle esplosioni degli attacchi russi. Più precisamente è un bunker di cemento, diventata da circa tre settimane la casa temporanea di questi 21 bambini. Situato a pochi chilometri da Irpin, un sobborgo che è stato bersaglio di un assalto russo, è ancora tutt’altro che sicuro e questo rende difficile ai neogenitori biologici di raggiungerlo. Le mamme e i papà biologici si trovano in paesi come l’Italia, il Canada e la Cina.

Lo straziante racconto di una mamma surrogata che ha lasciato il suo bambino nel bunker

Stando a quanto riportato da un reportage della CNN, lo scorso lunedì mattina, una mamma surrogata di 30 anni è arrivata alla clinica improvvisata con il bambino che aveva partorito in ospedale una settimana prima. Non è riuscita a trattenere le lacrime mentre consegnava il piccolo allo staff. «È ancora più difficile che si trovi in ​​un luogo dove ci sono i bombardamenti», ha raccontato la donna. «E quando i suoi genitori riusciranno a portarlo via da tutto questo? È davvero difficile», ha aggiunto.

Per i genitori biologici è complicato raggiungere il proprio figlio

I genitori biologici del piccolo, che hanno donato sia lo sperma che l’ovulo per la gravidanza, vivono all’estero. Ma non è chiaro quando potranno andare a prendere il proprio figlio. «Dicono che stanno arrivando», ha raccontato la mamma surrogata. «(Ma) è molto difficile con le scartoffie in questo momento. Quanto (tempo) ci vorrà, nessuno può dirlo», ha aggiunto. La donna ha aggiornato i genitori biologici del bambino che ha partorito «fino all’ultimo minuto» prima di lasciarlo al centro di maternità surrogata improvvisato. «E speriamo di rimanere in contatto, perché (la situazione è) molto difficile», ha detto.

Sospesi i programmi per la maternità surrogata, la priorità è mettere al sicuro i bambini

Molti paesi in tutto il mondo hanno regole rigide sulla pratica della maternità surrogata e alcune coppie si sono rivolte all’Ucraina negli ultimi anni, dove la maternità surrogata commerciale non è vietata e le sue cliniche offrono prezzi competitivi rispetto ad altri paesi. Ihor Pechenoga, il medico che aiuta a gestire il centro di maternità surrogata, ha detto che le donne vengono pagate tra 17.500 e 25.000 dollari. BioTexCom ha sospeso il programma a causa della guerra, concentrandosi sul sostegno alle donne attualmente incinte e sul portare i neonati al sicuro fuori dal paese. Mentre la clinica può provare a trasportare i bambini in aree più sicure nell’Ovest dell’Ucraina, i nuovi genitori devono ancora prendere i bambini all’interno del paese per motivi legali e alcuni hanno paura di attraversare il confine.

Le sei tate che si prendono cura dei 21 bambini non vogliono abbandonarli

«Tutto dipende dalla forza del desiderio dei genitori», ha detto Pechenoga. «Ho incontrato i genitori che sono venuti a Kiev per prendere il loro bambino; ​​avevano le lacrime agli occhi. Avevano aspettato 20 anni – ha continuato – per il loro bambino, (quindi) ovviamente sono venuti, qualunque cosa accada«. Ma ci sono anche «coppie che hanno paura, perché qui c’è una guerra in corso», ha detto. Nella clinica ci sono attualmente sei tate che stanno lavorando per nutrire e prendersi cura dei 21 bambini. Ma le donne sono molto preoccupate per le bombe. Ma le tate hanno rifiutato l’opportunità di lasciare Kiev, perché non vogliono abbandonare i bambini. La loro speranza è che i genitori biologici riescano al più presto a raggiungere i loro figli per portarli fuori da quell’incubo.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Morti in culla: più di 250 casi Sids all’anno in Italia, consigli e test su regole per «nanna» sicura
Nonostante decenni di ricerca intensiva, la sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids), conosciuta come «morte in culla», è un fenomeno ancora non del tutto noto. A fare il punto sulla ricerca, sui falsi miti, sui consigli da seguire per ridurre i rischi saranno gli esperti che prenderanno parte conferenza internazionale dedicata alla morte in culla e alla morte perinatale dell’ISPID – International Society for the study and prevention of Perinatal and Infant Death, che si terrà dal 6 all'8 ottobre a Firenze
Caldo estremo aumenta il rischio di complicanze in gravidanza
L'esposizione al caldo estremo, eventualità diventata più frequente a causa dei cambiamenti climatici durante la gravidanza è stata collegata a un aumento del rischio di grave morbilità materna, cioè di complicanze durante il travaglio e il parto. I rischi sono maggiori se l'esposizione è avvenuta durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dal Kaiser Permanente Southern California, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open
Policlinico Gemelli, «sportelli» aperti alla Banca del Latte. «Donare è un gesto salva-vita»
Il Policlinico Gemelli di Roma ha attivato una Banca del Latte e ha avviato una serie di iniziative per sensibilizzare le mamme alla donazione
Ucraina: emergenza ferite da scheggia, allo studio IA per valutazioni «lampo»
Con l'invasione della Russia in corso, l'Ucraina sta cercando nuovi modi di utilizzare l'intelligenza artificiale per valutare e curare le ferite causate da schegge. Grazie al contributo di un gruppo di ricercatori britannici, l'IA viene addestrata con l'aiuto di modelli 3D di tessuti lesionati in laboratorio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...