Ieri le forse russe hanno attaccato l’ospedale pediatrico di Mariupol, uccidendo tre persone, di cui una bambina di sei anni
Tre persone, di cui una bambina di sei anni. Questo è il tragico bilancio delle vittime uccise ieri nell’attacco delle forze russe contro l’ospedale pediatrico di Mariupol. L’ospedale è stato bombardato mentre donne incinte stavano partorendo nel seminterrato. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto l’attacco come un’«atrocità», un «crimine di guerra» e «la prova definitiva del genocidio contro gli ucraini».
L’ospedale, nella città assediata di Mariupol, è stato colpito «più volte» da bombe russe ad alto potenziale esplosivo. Una di queste ha mancato l’edificio di qualche metro e ha lasciato un cratere profondo due piani, stando a quanto riferito dai funzionari. Altre bombe invece hanno causato il ferimento di almeno 17 persone. Sergei Orlov, vicesindaco di Mariupol, si è detto «assolutamente sicuro» che i russi sapessero che stavano bombardando un ospedale quando hanno lanciato l’attacco. HA precisato che «questo è il terzo ospedale che hanno distrutto» dopo un’unità Covid da 300 posti letto e una banca del sangue.
Molte delle donne incinte presenti nell’ospedale erano nascoste nel seminterrato al momento dell’attacco per ordine delle autorità ospedaliere, una mossa indicativa del duro bombardamento subito dai cittadini di Mariupol nell’ultima settimana. Zelensky ha pubblicato un video che mostra gli edifici dell’ospedale gravemente danneggiati. Il video è stato girato all’interno di una stanza del reparto distrutta con le finestre saltate e il soffitto parzialmente crollato. Altri filmati hanno mostrato un parcheggio coperto di macerie e di rottami fumanti di veicoli mentre le famiglie ferite barcollavano nell’aria gelida.
Mariupol è sotto il pesante bombardamento russo da più di una settimana, con cibo, acqua ed elettricità interrotti diversi giorni fa. La Croce Rossa ha descritto le condizioni come «apocalittiche». Il capo della Croce Rossa ucraina ha affermato che l’attacco di ieri causerà probabilmente un completo collasso dell’assistenza pediatrica a Mariupol, poiché gran parte delle attrezzature dell’ospedale e dei reparti di assistenza pediatrica sono state ridotte in cenere.
Poche ore prima che l’ospedale venisse colpito, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha avvertito che 3.000 bambini erano senza cibo né medicine e ha chiesto un corridoio umanitario per consentire loro di fuggire. Mosca aveva promesso un cessate il fuoco nella città oggi in modo che i civili potessero essere evacuati. Ma per la quarta volta non è riuscita a mantenere la parola data – una mossa che secondo Kyrylenko «ha superato il limite dell’umanità» prima di dichiarare che i russi dovrebbero «smetterla di chiamarsi esseri umani».
Non è la prima volta che gli attacchi aerei russi prendono di mira gli ospedali. Mentre combattevano al fianco di Bashar al-Assad in Siria nel 2016, i generali di Putin sono stati accusati di aver fatto saltare in aria gli ospedali «deliberatamente e sistematicamente» per indebolire la città di Aleppo prima di un assalto a terra. Alcuni hanno suggerito che la Russia stia ora utilizzando un piano di battaglia in stile siriano contro l’Ucraina dopo che i suoi primi attacchi di precisione sono falliti.
Il Centro sanitario ucraino afferma che tra lo scoppio dei combattimenti del 24 febbraio e ieri, il loro team ha documentato 42 casi di forze russe che hanno attaccato strutture sanitarie o medici per provocare deliberatamente una «crisi umanitaria». Gli ospedali sono stati colpiti in ogni teatro in cui operavano le forze russe, ha detto il think tank, tra cui Donetsk, Luhansk, Mariupol, Kiev, Chernihiv, Kharkiv, Sumy, Zhytomyr, Zaporizhzhia e Mykolaiv.
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