Salute 7 Giugno 2024 16:25

Un sorriso per il futuro: a Pisa una nuova “Smile House”, centro di eccellenza per le malformazioni cranio-maxillo-facciali

La Smile House di Pisa è un modello di cura interdisciplinare e un segnale tangibile e concreto per i pazienti e le loro famiglie che possono contare su un’eccellenza sanitaria vicino a casa

di I.F.
Un sorriso per il futuro: a Pisa una nuova “Smile House”, centro di eccellenza per le malformazioni cranio-maxillo-facciali

I Centri ‘Smile House’ in Italia diventano otto, con la new entry di Pisa. La struttura di eccellenza per la diagnosi e l’assistenza multispecialistica di pazienti affetti da malformazioni cranio-maxillo-facciali, dalla diagnosi prenatale fino al termine dello sviluppo psicofisico, è stata appena inaugurata presso l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Il Centro toscano si integra nell’organizzazione e nelle attività già esistenti nel Percorso Labiopalatoschisi diretto dal chirurgo plastico Gian Luca Gatti, dell’Unità operativa di Chirurgia plastica ospedaliera dell’Aoup. Un percorso che festeggia dieci anni di attività: istituito al Santa Chiara nel 2014 e poi dotato di degenze dedicate nel 2016, conta circa 250 interventi l’anno su bambini affetti da malformazioni congenite del labbro e del palato (labiopalatoschisi) provenienti da tutta Italia (78% di attrattività extraregionale) e anche dai Paesi in via di sviluppo (nell’ambito della cooperazione sanitaria internazionale).

L’intervento entro i primi sei mesi di vita

La peculiarità, che è anche la ragione dell’eccellenza dei risultati, è l’intervento entro i primi sei mesi di vita, tempestività che garantisce il buon esito della correzione della malformazione grave sia dal punto di vista funzionale sia estetico con la tecnica della periostioplastica, inventata a Pisa da Alessandro Massei. Altro punto di forza, che ne fa un centro fra i primi posti in Italia per volumi di attività, mininvasività, ambulatori multi specialistici, soddisfazione e apprezzamento per l’esito finale, è la multidisciplinarità, con la prosecuzione degli interventi successivi in collaborazione con le altre specialità chirurgiche fino a quando la malformazione non è completamente risolta, anche sotto l’aspetto estetico, entro il compimento della maggiore età. E poi l’accoglienza, con camere di degenza in cui i piccolissimi possono soggiornare da soli con la loro mamma h24, il che ne fa un unicum a livello nazionale.

Il network italiano dei Centri Smile House

Queste le premesse con cui il percorso labiopalatoschisi dell’Aoup entra a far parte, con un protocollo d’intesa siglato fra Aoup e Smile House Fondazione Ets, del network italiano dei Centri Smile House, con l’obiettivo di unire le forze per potenziare l’offerta assistenziale multidisciplinare per i pazienti affetti da malformazioni del volto, con la possibilità di effettuare ricerca e formazione del personale sanitario e diventare un punto di riferimento per tutto il Centro Italia. Nello Smile House di Pisa collabora infatti un team di specialisti di diverse discipline tra cui chirurgia maxillo-facciale, anestesia e rianimazione, neonatologia, pediatria, genetica medica, ginecologia (per diagnosi prenatale), odontoiatria, ortodonzia, otorinolaringoiatria, logopedia e psicologia, oltre al personale infermieristico di degenza e sala operatoria. I pazienti sono presi in carico dalla diagnosi prenatale e accompagnati lungo tutto il percorso di cura, che comprende interventi chirurgici, terapie riabilitative e supporto psicologico.

Un’altissima specialità in campo medico-chirurgico

“Oggi più che mai è fondamentale la sinergia di tutte le componenti all’interno di importanti network nazionali come la Smile House Fondazione Ets – dice la direttrice generale dell’Aoup, Silvia Briani – perché questi Enti possono supportare l’alta e l’altissima specialità in campo medico-chirurgico che si sostanzia di continui progressi in campo scientifico e tecnologico, per garantire a tutti i trattamenti più avanzati. La cura della labiopalatoschisi a Pisa è un’eccellenza che affonda le sue radici nella storica scuola di chirurgia plastica e quindi essere entrati nel network dei Centri Smile House non può che portarci benefici”.

In Italia, circa un neonato su 800 nasce con labiopalatoschisi

“Ogni anno in Italia, circa un neonato su 800 nasce con labiopalatoschisi – spiega Domenico Scopelliti, Vicepresidente della Smile House Fondazione ETS- Questa malformazione congenita comporta diverse problematiche estetiche e funzionali, che richiedono un percorso di cura completo e personalizzato. Per questo motivo, nasce la Rete Smile House, un progetto ambizioso che punta a creare centri di eccellenza in tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di garantire le cure migliori e più vicine possibili, evitando alle famiglie e ai pazienti il disagio di dover affrontare lunghi e costosi viaggi per visite specialistiche. La Rete Smile House rappresenta quindi una risposta concreta al problema della migrazione sanitaria che il SSN sta affrontando quotidianamente – sottolinea Scopelliti – . Grazie a questo progetto, i bambini potranno ricevere tutte le cure necessarie nella propria regione, vicino a casa, senza dover subire ulteriori traumi e stress”.

La pianificazione del percorso di cura

La singolarità di Smile House Fondazione ETS è data dal suo approccio, con cui segue il paziente dall’individuazione della malformazione alla pianificazione del percorso di cura, anche preparando lui e la famiglia alle implicazioni connesse alla patologia, sia medico-chirurgiche che psicologiche ed economiche. Un punto di riferimento nel settore, come dimostrano i numeri: negli 8 Centri Smile House in Italia (4 Centri Hub – Roma, Vicenza, Pisa e Monza – dove si svolgono attività chirurgiche primarie e trattamenti secondari e multispecialistici – e 4 Centri Spoke – a Cagliari, Taranto, Ancona e Catania – dove si svolgono trattamenti secondari e multispecialistici), dal 2011 sono già stati eseguiti oltre 4mila interventi chirurgici e quasi 85mila consulenze multidisciplinari. L’apertura del Centro di Pisa rappresenta quindi un passo importante per la creazione di una rete di eccellenza per la diagnosi e la cura delle malformazioni cranio-maxillo-facciali in Italia.

 

 

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