Salute 4 Giugno 2024 15:40

Una molecola “made in Italy” per la contrazione dei muscoli telecomandata con la luce

La contrazione dei muscoli può essere telecomandata con la luce grazie all'interruttore molecolare Ziapin2, brevettato dall'Istituto italiano di tecnologia e dal Politecnico di Milano. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Communications Biology
Una molecola “made in Italy” per la contrazione dei muscoli telecomandata con la luce

La contrazione dei muscoli può essere telecomandata con la luce grazie all’interruttore molecolare Ziapin2, brevettato dall’Istituto italiano di tecnologia e dal Politecnico di Milano. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Nature Communications Biology, aprono una via alternativa alla stimolazione elettrica usata in ambito clinico su persone colpite da malattie come ictus e Parkinson, e in futuro potrà portare a controllare perfino i movimenti dei robot ibridi, costituiti da componenti artificiali e biologiche.

La molecola Ziapin2 trasforma la luce in segnale elettrico

Brevettata nel 2018 e presentata per la prima volta nel 2020 su Nature Nanotechnology, la molecola Ziapin2 è un fototrasduttore, ovvero è capace di assorbire la luce trasformandola in segnale elettrico. Già sperimentata per attivare i neuroni, in questo nuovo studio è stata somministrata a cellule muscolari scheletriche (quelle responsabili della contrazione volontaria dei muscoli) fatte crescere in laboratorio. Quando le cellule sono state illuminate, la luce assorbita è stata tradotta in elettricità inducendo delle contrazioni. I ricercatori coordinati da Guglielmo Lanzani, responsabile dell’Unità Nanomaterials for Energy and Lifescience dell’Iit, hanno confrontato la stimolazione luminosa con quella elettrica, individuando vantaggi dall’uso della fotostimolazione soprattutto per il trattamento di pazienti sul lungo periodo.

La fotostimolazione potrà avere molteplici applicazioni

L’utilizzo prolungato nel tempo degli elettrodi, infatti, può portare alla degradazione dei tessuti del paziente e degli elettrodi stessi, da cui deriva una diminuzione dell’efficacia del trattamento. La fotostimolazione, invece, offre maggior versatilità (perché la luce può essere somministrata da remoto senza contatto), maggior precisione (perché è possibile un’elevata selettività spazio-temporale), minor invasività e tossicità. Per queste promettenti caratteristiche, la fotostimolazione delle cellule potrebbe essere utilizzata in futuro soprattutto in cardiologia, nella riabilitazione muscolare, per la cura dei pazienti affetti da degenerazioni neuronali ma anche nel campo dei robot ibridi, da impiegare in esplorazioni ambientali o applicazioni mediche e in ambito protesico.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP, A CHE PUNTO SIAMO NELLA REGIONE LAZIO. Online alle 16.00

L’antimicrobial stewardship (AMS) rappresenta un pilastro essenziale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza, puntando a ottimizzare l’uso degli antimicrobici per ridurre le re...
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone