Insieme ad Antonio Sorice (presidente SIMEVEP) scopriamo tutto quello che c’è da sapere per il benessere estivo degli animali domestici
Un caldo insolitamente torrido ha già da tempo fatto da apripista alla stagione vacanziera di quest’anno, con il suo bagaglio di aspettative, organizzazioni e piccoli imprevisti. Che sia al mare o in montagna, in campagna o in città, la lunga estate 2022 è iniziata per tutti, anche per i nostri animali domestici, pronti a seguirci in capo al mondo o a restarci accanto nei pigri pomeriggi estivi nostrani. Grazie ai preziosi consigli del dottor Antonio Sorice, presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMEVEP) abbiamo scoperto come goderci un’estate serena e senza rischi in compagnia dei nostri fedeli amici a quattro zampe.
«Innanzitutto in questo periodo bisogna far sì che i nostri animali non soffrano eccessivamente il caldo: i colpi di calore – afferma Sorice – possono riguardarli esattamente come riguardano noi umani, e sono anche più pericolosi dal momento che cani e gatti non hanno le ghiandole sudoripare che consentono a noi umani di disperdere, attraverso il sudore, il caldo eccessivo. La loro dispersione di calore avviene solo attraverso i polpastrelli delle zampe ed il tartufo (il naso). È bene quindi tenerli sempre in luogo fresco, evitare di portarli a passeggio nelle ore più calde della giornata ed evitare sbalzi di temperatura. Importante provvedere ad una corretta idratazione lasciando sempre a disposizione acqua fresca. Assolutamente vietato lasciare i nostri animali in auto al caldo – sottolinea Sorice – neanche se per pochi minuti, ed evitare di rasare il pelo dei cani troppo corto nell’erronea convinzione che questo li aiuti ad avere meno caldo: al contrario, il pelo svolge un’importante azione isolante, termoregolatrice, e di barriera ai raggi UV che potrebbero altrimenti provocare ustioni. Naturalmente, se dovessimo accorgerci che i nostri animali sono sofferenti, rivolgiamoci subito ad un veterinario».
«Se la nostra meta si trova all’estero, il nostro piccolo amico deve obbligatoriamente essere dotato di passaporto, rilasciato dai Dipartimenti e dai Servizi Veterinari delle Asl di tutta Italia, di microchip e di vaccinazione antirabbica. In alcuni Paesi – prosegue il veterinario – sono richiesti anche ulteriori accorgimenti. Per quanto riguarda l’Italia, oltre all’obbligo vaccinale e di microchip, è bene informarsi sul livello di accoglienza nei confronti degli animali domestici delle strutture di cui usufruiremo, per evitare spiacevoli imprevisti. Importante dotarsi di antiparassitari e di prodotti per evitare la leishmaniosi, diffusa in alcune zone. É comunque sempre opportuno – afferma – prima di programmare una vacanza con i nostri animali, chiedere consiglio al veterinario».
«I gatti viaggeranno nel loro trasportino che deve essere ben lavato, pulito e disinfettato. Se l’animale si mostra agitato o nervoso – suggerisce Sorice – è possibile utilizzare dei feromoni in spray che possono aiutarlo a tranquillizzarsi durante il viaggio. Sia per i cani che per i gatti è importante osservare un digiuno di sei ore prima del viaggio in auto, per evitare conseguenze del mal d’auto, e fare soste frequenti , possibilmente in aree di sosta attrezzate con un po’ di verde, per permettere ai nostri piccoli amici di sgranchire le zampe. Anche qui – sottolinea – ricordiamoci di avere sempre pronta per loro dell’acqua fresca. Indispensabile durante le soste tenere sia il cane sia il gatto al guinzaglio, mai in braccio, per scongiurare pericolosi incidenti».
«Anche i nostri amici a quattro zampe hanno i loro gusti in fatto di vacanze, che non è detto coincidano con i nostri. Se siamo amanti delle lunghe passeggiate in montagna – spiega Sorice – facciamo sì che per loro non si tramuti in una tortura: evitiamo percorsi troppo lunghi e scoscesi, o rischiamo gravi danni alle loro zampette, oltre alla fatica e al rischio di colpo di calore sempre dietro l’angolo. In genere i cani adorano il bagno in mare, ma anche qui – afferma – accertiamoci di non stancarli eccessivamente, ricordiamoci di farli bere e di non esporli troppo a lungo al caldo e al sole. Fermo restando, ovviamente, l’accertarci preventivamente che su quella spiaggia i nostri amici siano ospiti graditi…».
«Può capitare che per una serie di motivi – osserva l’esperto – ci rendiamo conto che la meta scelta per le nostre vacanze, o il viaggio in sé, non siano compatibili con le esigenze del nostro amico a quattro zampe. In questo caso, laddove possibile, è sempre meglio non allontanarlo dall’ambiente e dalle persone a cui è abituato. Quindi un’opzione può essere quella di lasciarlo a casa, affidato alle cure di un familiare o amico fidato e già conosciuto dal nostro animale, che possa provvedere ai suoi bisogni intanto che siamo via, dalle passeggiate quotidiane all’alimentazione e idratazione. Oppure – prosegue Sorice – rivolgerci ad un dogsitter specializzato, che sicuramente saprà come coccolare ed intrattenere il nostro animale domestico durante la nostra assenza. Se proprio queste opzioni non sono praticabili, possiamo pensare ad una pensione per animali, che abbia il più possibile feedback positivi da parte degli utenti e, meglio ancora, da parte del nostro veterinario. Al di là di questo è necessario che la pensione sia riconosciuta, certificata e autorizzata dai Dipartimenti Veterinari delle Asl competenti. L’ideale è comunque per quanto possibile – conclude il presidente SIMEVEP – evitare di stravolgere eccessivamente le abitudini del nostro piccolo amico a quattro zampe cercando di non estrapolarlo dalla sua comfort zone».
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