Per i guariti e vaccinati in Paesi Terzi con uno dei prodotti autorizzati in Italia (Pfizer, AstraZeneca, J&J o Moderna) arriva la circolare del Ministero che equipara la validità delle certificazioni con Green pass. Ecco i requisiti necessari
Il Ministero della Salute ha emanato una circolare che regola i requisiti che le certificazioni vaccinali e di guarigione rilasciate da Stati Terzi devono riportare affinché siano utilizzabili regolarmente sul territorio italiano. La stessa validità «prevista per la certificazione verde Covid-19 (Certificato Covid digitale dell’Ue) emessa dallo Stato italiano».
I vaccini effettuati in Stati Terzi riconosciuti per il pass valido in Italia, si specifica, sono solo i quattro finora autorizzati dall’Agenzia europea del Farmaco e autorizzati nel nostro Paese:
Le certificazioni vaccinali provenienti da altri Paesi, si legge nella circolare, dovranno inoltre riportare queste diciture:
Dovranno inoltre, sia in formato digitale che cartaceo, essere redatte in italiano, inglese, francese o spagnolo. In caso il certificato fosse stato rilasciato in un’altra lingua «è necessario che venga accompagnato da una traduzione giurata».
Anche nel caso dei certificati di guarigione l’equipollenza con i Green pass italiani è valida. Così come l’opzione sulla traduzione se in lingua diversa dalle quattro indicate, inoltre dovranno essere in chiaro i seguenti dati:
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