«Chiamata attiva di adulti e anziani per tutte le vaccinazioni indicate dal Piano Nazionale» chiede il presidente dell’Alleanza per l’invecchiamento attivo Michele Conversano dal convegno di questa mattina. Presente anche Rezza: «Virus sotto controllo. Sulla carenza del vaccino antinfluenzale c’è stato un allarme eccessivo sulla stampa»
Otto richieste, chiare e precise indirizzate al Ministero, alle Regioni e alle ASL, per accelerare sulle vaccinazioni per adulti e anziani in quella che sarà la prima stagione influenzale durante la pandemia di Covid-19. È questo il fulcro del position paper presentato questa mattina da Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico di HappyAgeing – Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo.
L’organizzazione, che riunisce al suo interno sia una forte componente scientifica che una grande rappresentanza sociale, ha aperto l’“Assise nazionale sull’immunizzazione dell’adulto e dell’anziano”, che si è svolta al Centro Congressi Frentani di Roma alla presenza di rappresentanti sindacali, istituzioni nazionali e regionali. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Giovanni Rezza, Direttore Generale del Dipartimento della Prevenzione del Ministero Salute, Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale Federazione Italiana Medici di medicina Generale, e Sandra Zampa, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute.
La Circolare del Ministero della Salute sulle vaccinazioni per l’influenza 2020-2021 raccomanda il vaccino antinfluenzale per i bambini da 0 a 6 anni, gli over 60, gli operatori sanitari e gli anziani ospitati nelle RSA. «Per raggiungere questi obiettivi serve una strategia complessiva – ha spiegato Conversano -. Chiediamo:
Non ultimo, sensibilizzare sul rischio delle malattie e sui vantaggi delle vaccinazioni. «Le regioni, le Asl, i MMG hanno l’obbligo di proporre le vaccinazioni che sono sempre importanti, ancor più adesso durante la pandemia da Covid-19 – ha dichiarato Conversano ai nostri microfoni -. Sono diritti dei nostri anziani e dei pazienti fragili che possono subire le maggiori conseguenze di polmonite e influenza».
Per questo, secondo Conversano, «l’antinfluenzale si deve fare prima possibile, da adesso fino a dicembre. Il picco, in genere, c’è tra dicembre e febbraio. Adulti e anziani si devono rivolgere al loro medico di fiducia per far valere questo diritto; tutti i medici avranno a disposizione dosi sufficienti per vaccinare gli anziani» ha concluso.
Anche Gianni Rezza ha assicurato che il Ministero sta lavorando per «avere un surplus di vaccini antinfluenzali» specificando che quest’anno le Regioni hanno acquisito 17 milioni di dosi. Sulla carenza di cui si è parlato in queste settimane «c’è stato un allarme eccessivo sulla stampa», ha detto.
E sull’emergenza sanitaria ha aggiunto: «Quando qualcuno dice che adesso le cose stanno andando meglio in Italia, non è perché il Sars-CoV-2 sta buono e si è dato una calmata, ma perché i Dipartimenti di prevenzione e le Usca sono costantemente attivati, identificando velocemente i casi, facendo i tamponi, il rintraccio dei contatti, l’isolamento: un lavoro continuo».
E facendo tesoro «dell’esperienza che stiamo facendo con la pandemia – ha sottolineato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità – la riflessione su come potenziare la prevenzione, a tutti i livelli, credo che sia la sfida che ci aspetta tutti. E per farlo serve la collaborazione di tutti».
Sulla stessa lunghezza d’onda Silvestro Scotti, Segretario Generale della Fimmg, che ci ha detto: «Confrontarsi su documenti elaborati da soggetti che come noi partecipano alle analisi dell’andamento assistenziale dei soggetti anziani è significativo per non osservare le cose solo dal nostro punto di vista».
Per quanto riguarda il vaccino contro l’influenza, Scotti ha assicurato che «sono negli studi dei medici di medicina generale a seconda delle gare regionali, da quei contratti dipenderà la disponibilità delle dosi vaccinali. In Campania abbiamo iniziato già questa mattina con le prime somministrazioni – ha evidenziato soddisfatto -. Questo ci permetterà di mantenere alti gli standard di sicurezza. Sollecito le regioni ancora inadempienti a provvedere prima possibile, per seguire le raccomandazioni del ministero che prevedevano di iniziare la campagna vaccinale a ottobre».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato