Salute 6 Giugno 2018 12:36

Vaccini e autismo, Vicari (Bambino Gesù): «L’unica correlazione è temporale, non esiste un nesso causale»

Per creare una cultura dei vaccini «dobbiamo accogliere le paure dei genitori e non etichettarle come ‘mancanza di civiltà’» così Stefano Vicari, Responsabile Neuropsichiatria Infantile, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Vaccini e autismo, Vicari (Bambino Gesù): «L’unica correlazione è temporale, non esiste un nesso causale»

Sono trascorsi 20 anni da quello studio pubblicato su Lancet, a firma Andrew Wakefield, che sosteneva la correlazione tra autismo e vaccini. È storia nota come finì la carriera del medico inglese quando venne alla luce il suo coinvolgimento in attività fraudolente contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini e il suo tentativo di brevettare un sistema alternativo di profilassi. Nonostante Wakefield sia stato radiato e i suoi studi siano stati ritrattati, ancora oggi la scia delle sue teorie lascia spazio a perplessità e timori. Sul perché il tema vaccini susciti ancora tante polemiche e molteplici resistenze, risponde Stefano Vicari, Responsabile Neuropsichiatria Infantile, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

LEGGI LO SPECIALE VACCINI 

Il timore che il proprio bambino si ammali di autismo è uno dei motivi che spinge alcuni genitori no vax a non vaccinare i figli. Di fatto c’è una correlazione fra autismo e vaccini?

«Nessuna correlazione. Se vogliamo parlare di ‘correlazione’ l’unica che posso considerare è quella temporale. Mi spiego meglio: nel bambino la fase in cui possono cominciare ad insorgere i primi segni di autismo è in quell’arco temporale che va dai 12 ai 18 mesi ed è proprio il periodo in cui ricorrono le vaccinazioni. Questa coincidenza temporale in passato ha fatto temere o ipotizzare che ci potesse essere una correlazione causale, ossia che i vaccini potessero determinare l’autismo. Su questo sono stati condotti tantissimi studi da parte di organismi indipendenti (per capirci non pilotati da case farmaceutiche) come l’organizzazione Mondiale della Sanità, enti che hanno una serietà maggiore di Google o di Facebook e tutti hanno dimostrato un’assenza di correlazione tra vaccino e autismo. Faccio un esempio: in Giappone, un Paese densamente popolato, è stata addirittura sospesa la vaccinazione per un periodo temporale. In quel lasso di tempo i casi di autismo non solo non sono diminuiti ma anche leggermente aumentati. La coincidenza è temporale, non c’è rapporto causale, è come dire che l’estrema unzione si correla alla morte. È ovvio che l’olio santo non provoca il decesso, come i vaccini non provocano l’autismo. Questo è poco ma sicuro».

LEGGI ANCHE: VACCINI, CARSETTI (BAMBINO GESÙ): «ABBIAMO PAURA CHE L’OBBLIGO VACCINALE VENGA ABOLITO»

Dunque, sappiamo cosa può dare origine all’autismo?

«Ahimè no, o meglio sappiamo alcune cose, come per molte malattie, per esempio il cancro, esistono fattori di rischi. Ad esempio la genetica è un fattore elevato di rischio; se una coppia ha già un figlio autistico (sia che venga vaccinato oppure no) la possibilità che anche un secondogenito sia autistico aumenta. Pensi soltanto che la probabilità di avere un figlio autistico senza predisposizione genetica è dell’1%, ma se c’è propensione familiare il rischio sale al 26%. Inoltre sappiamo che ci sono fattori ambientali che possono facilitare la comparsa, per esempio la nascita gravemente prematura oppure una condizione di sottopeso. Ma anche l’assunzione durante la gravidanza di sostanze psicotrope, alcol, fumo in grande quantità, possono influire come l’età paterna al momento del concepimento. Infatti quando il padre ha più di 50 anni il rischio sale. Altro elemento da considerare è l’esposizione ad agenti inquinanti: ci sono degli studi che documentano che vivere al piano terra di una grande città comporta una probabilità maggiore di incorrere nel rischio autismo rispetto che vivere all’ultimo piano dove l’esposizione agli idrocarburi è minore. Quindi l’autismo, come altre malattie, riconosce più fattori che possono intervenire insieme – con proporzioni diverse – nel determinare l’autismo nel bambino».

Quali consigli darebbe ai pediatri e ai medici di base per creare una cultura delle vaccinazioni?

«Io ritengo sia necessario più che altro intervenire sui genitori. In che modo? Noi medici dobbiamo essere empatici con i genitori e accogliere la loro preoccupazione più che legittima perché le informazioni che troviamo sono moltissime, spesso non controllate. Dobbiamo ascoltare di più le mamme e i papà e accogliere le preoccupazioni senza bollarle come allarmismi, terrori immotivati o segnali di mancata civiltà e informare quanto possibile».

Articoli correlati
Prevenzione, Cavallo (Assistenti Sanitari): «La lotta al tabagismo parta dalle scuole. Il target è arrivare al 5% di fumatori»
La presidente della commissione di Albo degli Assistenti Sanitari Maria Cavallo spiega il ruolo della professione nelle campagne di prevenzione. E ricorda: «Siamo stati i primi professionisti a contatto con la popolazione quando abbiamo distribuito il vaccino anti polio». Sui no vax: «Devono essere oggetto di confronti diversificati perché ogni tipologia di scetticismo necessita un approccio diverso»
Il ritorno dei medici non vaccinati: ovvero, dell’obbligo vaccinale tra politica, scienza e deontologia
di Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)
di Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)
Omceo Pa: «Intimidazioni sui muri della sede. Raid nella notte dei no vax»
Il presidente Toti Amato: «Un attacco vile, già partite le denunce alle forze dell’ordine»
Over 50 non vaccinati: pioggia di sanzioni dall’Agenzia delle Entrate, ma c’è chi si oppone
Nelle prime settimane recapitate già 900 mila notifiche dall’Agenzia delle Entrate, molte le contestazioni all’ATS di riferimento da parte di chi ha l’esenzione, chi è stato vaccinato all’estero e chi è finito nella morsa della burocrazia. Avvocato Granara: «Possibile il ricorso al Giudice di pace, ma non conviene»
Covid, ancora in calo la curva degli ospedali. Ma nelle rianimazioni su 100 fragili 30 sono novax
Scendono anche i ricoveri tra i bambini. Migliore (FIASO): «Ora accelerare su quarta dose con chiamata attiva dei pazienti»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...