Salute 17 Marzo 2021 11:55

Covid-19, le nuove indicazioni: «Due metri di distanza a tavola, una dose di vaccino ai guariti entro sei mesi»

Le nuove indicazioni nel Report di Iss, Ministero, Aifa e Inail. Distanziamento fisico, mascherine, igiene delle mani anche per chi si è vaccinato: «Nessun vaccino conferisce un livello di protezione del 100%, la durata non è ancora stata stabilita, può variare da individuo a individuo e non è noto se i vaccini impediscano completamente la trasmissione»

Covid-19, le nuove indicazioni: «Due metri di distanza a tavola, una dose di vaccino ai guariti entro sei mesi»

A causa della diffusione repentina delle varianti del Sars-Cov-2 nel nostro Paese – quella inglese è responsabile del 50% dei casi di infezione a livello nazionale – l’Istituto Superiore di Sanità ha stilato il nuovo RapportoIndicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione”. Il documento, realizzato da Ministero della Salute, Aifa e Inail, contiene le nuove indicazioni per la prevenzione ed il contenimento del contagio.

La circolazione delle varianti richiede una modifica delle misure di prevenzione e protezione?

L’ISS suggerisce di non modificare le misure di prevenzione e protezione basate sul distanziamento fisico, sull’uso delle mascherine e sull’igiene delle mani; al contrario, «si ritiene necessaria un’applicazione estremamente attenta e rigorosa di queste misure».

La durata della protezione ottenuta con il vaccino non è definita

Il Report evidenzia che gli studi clinici condotti finora hanno dimostrato l’efficacia dei vaccini nella prevenzione delle forme clinicamente manifeste di Covid-19, «anche se la protezione, come per molti altri vaccini, non è del 100%».  I soggetti vaccinati, anche se con un rischio ridotto, possono contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 perché «la risposta immunitaria alla vaccinazione può variare da soggetto a soggetto». Inoltre, la durata della protezione «non è stata ancora definita» e non è noto «se i vaccini impediscano completamente la trasmissione di SARS-CoV-2 (infezioni asintomatiche)».

I lavoratori vaccinati, inclusi gli operatori sanitari, devono mantenere l’uso dei DPI e altre precauzioni sul luogo di lavoro?

Ogni lavoratore dovrà continuare a mantenere le stesse misure di prevenzione dei soggetti non vaccinati: osservare il distanziamento fisico, indossare un’appropriata protezione respiratoria e igienizzarsi o lavarsi le mani frequentemente. Un metro è la distanza minima da adottare ma «sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a due metri in tutte le situazioni nelle quali venga rimossa la protezione respiratoria». In particolare, «in occasione del consumo di cibo e bevande».

Se il vaccinato viene a contatto con un positivo deve osservare il periodo di quarantena?

Anche chi è vaccinato, in caso di contatto ad alto rischio con un caso positivo, deve seguire le stesse indicazioni valide per tutti. Questo a prescindere «dal tipo di vaccino ricevuto, dal numero di dosi e dal tempo intercorso dalla vaccinazione». Il vaccinato considerato “contatto stretto” deve osservare, purché sempre asintomatico, «dieci giorni di quarantena dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo al decimo giorno o 14 giorni dall’ultima esposizione».

Chi ha avuto il Covid-19 deve vaccinarsi? È utile eseguire prima il sierologico?

L’ISS precisa che la vaccinazione anti Covid-19 è sicura anche in chi ha contratto l’infezione. Ai fini della vaccinazione «non è indicato eseguire test diagnostici per accertare una pregressa infezione». Si può procedere con un’unica dose di vaccino nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 (superata in maniera sintomatica o asintomatica), purché venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e, preferibilmente, entro i 6 mesi dalla stessa. Fanno eccezione i soggetti con condizioni di immunodeficienza primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici; per loro è prevista la priorità vaccinale e le due dosi.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Anziani e salute, Iss: “Uno su quattro rinuncia alle cure”
L'Iss: "La rinuncia alle cure è risultata più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate o per bassa istruzione e fra i residenti nelle regioni del Centro e Sud d’Italia"
di I.F.
Scuola, settembre, è tempo di tornare
I consigli degli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità sul riposo e sull’alimentazione dei bambini e degli adolescenti alle prese con la prima campanella
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"