Il popolare conduttore televisivo al convegno di FNOMCeO ed Eaci al Ministero della Salute: «Date retta alle autorità sanitarie, fate vaccinare i vostri figli. Non ascoltate voci non autorevoli prive di consistenza»
Vaccini, il tema delle coperture, soprattutto in età pediatrica, è un argomento tabù che crea tensioni non solo all’interno dell’opinione pubblica ma anche nella comunità scientifica. I dati pubblicati dal Ministero della Salute, relativi alle coperture del 2015, segnalano una diminuzione dei vaccini che vengono somministrati nei primi 24 mesi di vita del bambino, escluse le coperture per meningococco C e pneumococco, che mostrano invece un incremento.
Quanto i mass media e internet contano nel processo di disinformazione sui vaccini che genera una psicosi sempre più diffusa? Sanità Informazione lo ha chiesto a Piero Angela, divulgatore scientifico e famoso conduttore televisivo, appena insignito della Laurea Honoris Causa in Scienza e Tecnologia dei Materiali che gli è stata consegnata presso l’Università di Tor Vergata il 14 novembre scorso.
«Il problema rispetto alla paura dei vaccini si risolve facilmente, – spiega il giornalista televisivo in occasione del convegno “Perché vaccinarsi: il ruolo dei media per una cultura della prevenzione”, organizzato dalla FNOMCeO insieme all’Eaci – l’importante è avere fiducia nella scienza. Dobbiamo ricordare tutti i vantaggi che nel corso del tempo l’umanità ha guadagnato grazie ai vaccini? Un tempo si moriva giovanissimi, si moriva a causa del tifo, del morbillo, malattie oggi debellate o rese inoffensive grazie alla scienza».
«Grazie alle vaccinazioni l’umanità è in salute come non lo è mai stata – prosegue Angela -. Dobbiamo diffidare delle bugie che ci vengono raccontate, informazioni false che girano e che purtroppo sono molto dannose. Date retta alle autorità sanitarie, fate vaccinare i vostri figli. Non ascoltate voci non autorevoli che corrono su internet e che sono completamente prive di alcun valore».
«In tutti i campi ci sono personaggi devianti che hanno opinioni diverse». Piero Angela ricorda il caso esemplare del medico inglese Andrew Wakefield che, insieme a colleghi del Royal Free hospital di Londra, pubblicò sul Lancet, una conosciuta rivista scientifica, una ricerca che evidenziava un probabile legame tra autismo e vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia.
«La scienza non è fatta di opinioni, – ribadisce – bisogna sempre dimostrare quello che si dice. Ora i vaccini sono stati ampiamente dimostrati, chi ha certe obiezioni non è mai stato in grado di dimostrare il contrario». Infatti da ricordare che Wakefield venne ben presto smentito a causa della irrilevanza e della poca affidabilità delle sue ricerche, inoltre fu possibile dimostrare che il medico inglese aveva agito per interesse visto che aveva richiesto il brevetto per un nuovo vaccino che voleva proporre sul mercato in alternativa a quelli esistenti. «Dunque – conclude Angela – questo medico, ricordiamo tutti, venne radiato dall’Ordine a causa delle sue recriminazioni prive di fondamenta».