La risoluzione è stata adottata con 355 sì, 263 contrari e 71 astensioni. Soddisfatto Anelli (Fnmceo): «Unità, universalità, equità d’accesso e solidarietà sono le chiavi per uscire dalla pandemia»
Il Parlamento europeo ha accolto questa mattina la risoluzione che chiede una sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini anti-Covid. La risoluzione è stata adottata a Strasburgo con 355 voti favorevoli, 263 contrari e 71 astenuti.
Il Parlamento europeo si schiera in posizione opposta rispetto alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo, entrambi contrari alla rimozione della tutela dei brevetti, preferendole licenze volontarie o, in caso di necessità, le licenze obbligatorie previste dagli accordi Trips (Trade related aspects of intellectual property rights) dell’Organizzazione mondiale del Commercio. L’obiettivo è «accelerare la distribuzione dei vaccini a livello globale» e migliorare l’accesso globale ai farmaci per Covid-19, in un’ottica di eguaglianza delle cure per tutti i paesi.
La richiesta è accolta con favore e soddisfazione dal Presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli che dichiara: «Questo permetterebbe di produrre un maggior numero di vaccini e anche di esportarli in paesi che non hanno le strutture per fabbricarli in proprio, superando i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell’approvvigionamento. Le condizioni di emergenza ci sono, e l’obbligatorietà della licenza sarebbe circoscritta alla durata della pandemia. Confidiamo ora nella collaborazione e apertura delle aziende: è interesse comune unirsi per uscire al più presto dalla pandemia, e mettere insieme le conoscenze può potenziare la ricerca stessa. Unità, universalità, equità d’accesso e solidarietà sono infatti le chiavi per uscire dalla pandemia» conclude.
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