Silvestro Scotti, Segretario FIMMG e Presidente OMCeO Napoli: «I controlli da parte delle istituzioni scolastiche sono fondamentali per essere sicuri che in una classe dove c’è un bambino immunodepresso tutti gli altri siano stati correttamente vaccinati. In caso contrario, qualora risultasse un’epidemia con conseguente infezione del soggetto immunodepresso sarebbero guai…». VIDEO-INTERVISTA
Coniugare il diritto alla salute con quello all’istruzione. È questo il principale obiettivo del Ministero della Salute, concretizzato nel provvedimento amministrativo presentanto in occasione della conferenza stampa al dicastero sul tema delle vaccinazioni obbligatorie.
La circolare presentata da Giulia Grillo e dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, semplifica le procedure burocratiche a carico delle famiglie e delle scuole. Per l’iscrizione a scuola dei bambini, infatti, sarà sufficiente un’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni anziché la certificazione della ASL come previsto dalla legge Lorenzin.
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L‘atto, che avrà validità di un anno, rappresenta un alleggerimento dell’onere documentale a carico dei genitori e vuole rendere meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche. «È un’iniziativa di semplificazione amministrativa che, sostanzialmente, non mi trova in disaccordo – commenta Silvestro Scotti a Sanità Informazione – . L’importante è che le scuole, essendo pubbliche amministrazioni, controllino le autocertificazioni e le validino per gli adempimenti successivi. Non farlo, a mio avviso, corrisponderebbe ad omissione di atti d’ufficio» specifica.
In merito al provvedimento, l’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato che «il raggiungimento di soglie di sicurezza è essenziale anche per garantire il diritto alla educazione di migliaia di bambini immunodepressi per i quali la frequenza scolastica è impedita dal rischio di contrarre infezioni, come il morbillo, che per loro può essere letale». Su questo tema, il Segretario Nazionale della Fimmg dichiara: «I controlli da parte delle istituzioni scolastiche sono fondamentali per essere sicuri che in una classe dove c’è un bambino immunodepresso tutti gli altri siano stati correttamente vaccinati. In caso contrario, qualora risultasse un’epidemia con conseguente infezione del soggetto immunodepresso, il preside andrebbe incontro a seri problemi….»
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