Emendamento al Decreto proroghe in Commissione Affari Costituzionali. «Deroga messa a punto in attesa della presentazione del Ddl sui vaccini che depositeremo a breve», spiegano Sileri e Taverna (M5S). Ricciardi (ISS): «Atto irresponsabile». PD all’attacco: «Così si torna indietro»
La legge sull’obbligo vaccinale subisce un’altra battuta di arresto. Dopo l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola, sono stati approvati in Commissione Affari Costituzionali due emendamenti identici all’articolo 6 del Decreto “proroghe”, che puntano a procrastinare all’anno scolastico 2019/2020, rispetto a quello attuale 2018/19, il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia dei bambini le cui famiglie non presentino la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione. Una modifica che di fatto fa cadere uno dei pilastri della legge Lorenzin che l’attuale Ministro della Salute Giulia Grillo (M5S) ha dichiarato di voler modificare, introducendo un “obbligo flessibile” e tutelando l’accesso a scuola di tutti i bambini e ragazzi, da zero a sedici anni.
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«L’emendamento permetterà a tutti i bambini di accedere, a settembre, alle scuole dell’infanzia. Si tratta di una deroga messa a punto in attesa della presentazione del ddl sui vaccini che depositeremo a breve. A un mese e mezzo dalla ripresa dell’attività scolastica facciamo in modo che i bimbi vi possano accedere» spiegano in una nota congiunta i senatori del Movimento 5 Stelle Paola Taverna e Pierpaolo Sileri annunciando il via libera in Commissione al Senato dell’emendamento.
«Una decisione di buon senso per la quale esprimiamo grande soddisfazione», sottolinea il Sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti.
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Il PD invece parla di «maldestro tentativo della maggioranza di prorogare l’entrata in vigore dell’obbligatorietà dei vaccini che getta la maschera rispetto al suo vero e unico obiettivo: aggirare il divieto». Secondo i deputati del Partito Democratico Elena Carnevali e Paolo Siani «in questo modo la maggioranza non solo ci dà ragione perché ammette che l’improbabile circolare della ministra Grillo sulle autocertificazioni era illegittima, in quanto norma secondaria che non può modificare una norma legislativa. Soprattutto, Lega e M5S rivelano quale sia il vero obiettivo a cui, sotto i sofismi e i deboli distinguo, puntano davvero. E cioè demolire l’impianto della legge Lorenzin. Questo significa tornare indietro dalle coperture vaccinali proprio nel momento in cui si cominciano a raggiungere dei livelli di copertura ragionevoli. Così si fa un danno gravissimo ai bambini italiani».
Parla di «un atto di grande irresponsabilità privo di razionale etico e scientifico che metterà a rischio la salute di migliaia di bambini» il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi.