Lazio prima Regione a studiare effetti vaccini su popolazione. L’assessore alla Sanità D’Amato: «Lavoro straordinario, risultati lusinghieri che dimostrano l’importanza di tutti i vaccini»
Sabato si vaccinerà con Astrazeneca, come, prima di lui, il presidente Draghi e la cancelliera Merkel. Oggi, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha illustrato con soddisfazione i risultati dello studio sugli effetti della campagna vaccinale sulla fascia over 80.
Il Lazio è la prima Regione a studiare le conseguenze dei vaccini sulla popolazione e i dati parlano chiaro. Sono stati esposti questa mattina nella conferenza stampa dedicata dall’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato e dal Direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio Marina Davoli.
Prima dei vaccini, da febbraio a dicembre 2020, nel Lazio si sono verificati quasi 172.000 casi di infezione da SARS-CoV-2. Circa l’8% delle infezioni, il 28% di tutti i ricoveri per Covid-19 avvenuti nella Regione Lazio e oltre il 58% dei decessi hanno colpito persone con più di 80 anni. La bella notizia è che, negli over 80, fino ad aprile, il ciclo vaccinale completo, con Pfizer o Moderna, ha ridotto del 91% l’incidenza di ricovero per Covid-19.
L’analisi è stata condotta sugli assistiti della Regione Lazio che hanno completato il ciclo vaccinale Pfizer (87%) o Moderna (13%) nel periodo 08/02/2021 – 15/04/2021. L’incidenza di ospedalizzazione per Covid-19 nelle persone vaccinate è stata confrontata con quella osservata in un “gruppo di controllo” di persone non vaccinate. Sono state seguite 179.713 persone di età maggiore o uguale di 80 anni che avevano completato il ciclo vaccinale, confrontate con un numero equivalente di “controlli”. Nel gruppo delle persone con ciclo vaccinale completo si sono osservate 27 ospedalizzazioni per Covid-19 rispetto alle 290 osservate nelle persone non vaccinate. La vaccinazione ha consentito di evitare 267 ricoveri per Covid-19, pari ad un totale di 3.840 giornate di degenza ospedaliera, in un periodo di osservazione mediano di soli 21 giorni.
L’Assessore D’Amato ha definito il lavoro straordinario «con risultati lusinghieri». Ha ricordato che nel Lazio sono 400.605 gli over 80 e «di questi – ha evidenziato – si sono prenotati quasi 346mila. La prima dose di vaccino è stata somministrata al 92,06% di chi ha aderito, mentre la seconda al 75,5%. Un’adesione altissima, che ha permesso una diminuzione dei tassi di ospedalizzazione e di mortalità di cui stiamo già vedendo i risultati».
Il presidente Zingaretti ha parlato di “merito” e “metodo” del Lazio. «Lo studio del Dipartimento di Epidemiologia rientra nella strategia della lotta al Covid che abbiamo attuato ha spiegato». E i numeri, oggi, sono favorevoli. «Siamo ad un punto di svolta: la collaborazione con lo staff israeliano e la decisione di iniziare a vaccinare chi rischiava di morire più di altri ci hanno dato ragione, è stata una grande scommessa vinta».
E al futuro, guarda con convinzione e speranza: «Grazie a questa scelta moriranno meno persone, avremo un’estate diversa nonostante il virus sia ancora circolante. Questo non vuol dire – precisa – che abbiamo vinto la battaglia, ma che siamo sulla strada giusta. Non vince la demagogia del “liberi tutti” e delle mascherine “inutili” ma ricorrere alla scienza e agli studi».
La gratificazione del Governatore arriva anche dal fatto che il Lazio è la Regione italiana che è stata di più in zona gialla «nonostante ospiti la Capitale D’Italia», ha tenuto a precisare. È stato possibile grazie alle vaccinazioni ma anche al rispetto delle regole. «Io credo che il governo abbia fatto bene a mantenere il coprifuoco» ha aggiunto.
La linea da seguire è precisa ed evidente: «Somministrare i vaccini anticipando il virus – ha continuato Zingaretti – e seguire le regole. Sabato farò AstraZeneca – ha annunciato – perché vaccinarsi salva la vita e ci permette di tornare a vivere, incontrare amici e familiari». L’invito è palese: è fondamentale continuare a fare attenzione.
«L’incubo sta finendo, si può tornare a vivere il futuro ha dichiarato», ma senza rispettare le regole «non ci sarà libertà e si ripiomberà nell’incertezza». E sulle affermazioni dell’Assessore D’Amato che ha spiegato come andando a ritroso con l’età diminuiscono le adesioni ai vaccini, ha asserito: «Vogliono divertirsi, partire, tornare ad abbracciare parenti e genitori. Sono ottimista, si vaccineranno».
La campagna vaccinale procede a ritmo spedito: «Maggio sarà ancora un mese transitorio, ma da giugno la campagna vaccinale nel Lazio cambierà pelle – ha sottolineato D’Amato -. Si articolerà su tre livelli: proseguiranno le prenotazioni per le classi di età (ad oggi disponibili per la fascia 56-57 anni, ndr), ci sarà il coinvolgimento di 3000 MMG e 1300 farmacie per una capillarità sul territorio e, infine, partiranno le vaccinazioni nei grandi luoghi di lavoro. Stiamo definendo le modalità operative con sindacati e datori di lavoro, inizieremo a giugno» ha aggiunto.
Infine, Zingaretti ha annunciato le prossime aperture: «Entro metà maggio anche il Lazio aprirà le Rsa alle visite dei parenti, con buonsenso e in sicurezza – ha detto -. Parte la stagione balneare ma con il distanziamento dovuto. Abbiamo stanziato 3,5 milioni per i Comuni costieri proprio per riaprire in tranquillità».
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