Conservazione e somministrazione del vaccino a base di mRna targato Moderna. Tra -25°C e -15° C per massimo 7 mesi e la distanza tra le due dosi
Il vaccino prodotto da Moderna è arrivato in Italia. Le prime 47mila dosi sono entrate all’Istituto Superiore di Sanità di Roma, dove saranno poi ripartite alle singole regioni. «Sarà data priorità a quelle con maggior numero di abitanti sopra gli 80 anni», si legge nel comunicato diffuso da Iss. La Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo) e la Società italiana dei farmacisti preparatori (Sifap) hanno pubblicato alcune informazioni sul siero Moderna. Elaborate sulla base della letteratura e del riassunto delle caratteristiche del prodotto autorizzato da Ema.
Il vaccino Moderna arriva presso i centri autorizzati in scatole contenenti 10 fiale, e ogni fiala multi-dose contiene 10 dosi da 0,5 ml. Le fiale devono essere trasportate e conservate «a una temperatura compresa tra -25°C e -15° C per un massimo di 7 mesi. In base alla scadenza riportata sul farmaco. Non devono inoltre essere conservare in ghiaccio secco o a temperature inferiori a -40°c. Dopo lo scongelamento, il vaccino può essere conservato tra 2°C e 8°C per 30 giorni».
I soggetti «che hanno ricevuto una dose del vaccino devono riceverne una seconda dose per completare la serie di vaccinazioni», e «potrebbero non essere protetti fino ad almeno 14 giorni dopo la loro seconda dose di vaccino». Per assicurarne la tracciabilità, ogni somministrazione deve registrare «nome del paziente, denominazione del medicinale, numero di lotto del farmaco somministrato».
«Per quanto riguarda la corretta gestione dei quantitativi disponibili – sottolinea Marcello Pani, segretario nazionale Sifo – ricordiamo che la Società scientifica dei farmacisti ospedalieri ha appena predisposto una utility, l’algoritmo Alarm Sifo, un calcolatore che sarà messo a disposizione di tutti i colleghi, che permette di ottimizzare le scorte del vaccino in funzione delle somministrazioni delle prime dosi e dei successivi richiami. L’algoritmo, già dalla settimana scorsa in uso in alcune strutture pilota, consente di pianificare la gestione dei soggetti che devono essere vaccinati (prima dose e richiamo) in funzione della gestione logistica del vaccino, con particolare riferimento alle consegne previste dal commissario straordinario per ogni Hub»
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