Il vaccino GRAd-COV2 ha terminato la fase 1 di sperimentazione e i risultati giustificano il prosieguo del suo sviluppo. Ippolito: «Nessun risultato avverso nei primi 28 giorni». Arcuri: «Governo entrerà in capitale ReiThera per fase 2 e 3»
Il vaccino ReiThera (chiamato GRAd-COV2) ha terminato la fase 1 di sperimentazione e i risultati (presentati questa mattina in una conferenza stampa all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma) sembrano positivi. Lo conferma Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità: «I risultati della fase 1 sono più che promettenti e per questo si va avanti con lo sviluppo del vaccino, ovvero con le fasi 2 e 3».
Il “vaccino italiano”, sviluppato dall’azienda ReiThera di Pomezia e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma, ha infatti ottenuto risultati significativi se non addirittura migliori rispetto agli altri vaccini per il Covid-19: «Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto – ha spiegato il Prof. Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dello Spallanzani – e a 21 giorni non è stato osservato nessun evento avverso. Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione, ma assolutamente rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti – spiega ancora Ippolito – rilevabili nel 92,5% delle persone vaccinate (ovvero 42 sul totale di 44 volontari) e usato in emergenza basta una sola dose».
Ma come funziona questo vaccino? Lo ha spiegato Antonella Folgori, presidente ReiThera: «Il virus SARS-CoV-2 è rivestito dalla proteina Spike, grazie alla quale entra nelle cellule umane. Il vaccino utilizza il materiale genetico (DNA) per dare istruzioni a produrre la proteina Spike tramite l’utilizzo di un vettore virale (un virus innocuo e incapace di replicarsi) chiamato Adenovirus. ReiThera utilizza un Adenovirus isolato da un gorilla. Dopo la vaccinazione le cellule muscolari funzionano come dei piccoli bioreattori e producono la proteina Spike. Il sistema immunitario la riconosce e si attiva producendo anticorpi e linfociti T. Gli anticorpi bloccano il virus, i linfociti T uccidono le cellule infettate».
Raggiungere l’autosufficienza in materia di vaccini e costruire una capacità di ricerca e sviluppo migliori di quelle pre-emergenza Covid. Sono queste le due possibilità più importanti che si aprono con il vaccino ReiThera secondo il Commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri: «Per questo il Governo ha destinato una quantità di risorse sufficiente per continuare la sperimentazione ed entrerà nel capitale di ReiThera per finanziare sia la Fase 2 che la Fase 3. In cambio di questo sostegno vogliamo raggiungere due obiettivi: lasciare al nostro Paese una capacità di ricerca e sviluppo che prima non c’era e avere la possibilità di acquisire dosi di vaccino in misura stabile, crescente e che vanno oltre le quantità relative alla prima urgenza che stiamo vivendo e governando con l’Ue attraverso gli acquisti centralizzati».
«Sono incoraggianti i primi risultati del vaccino sviluppato da ReiThera e sperimentato all’Istituto Spallanzani. Se si confermeranno i dati ottenuti finora avremo nei prossimi mesi un vaccino efficace e sicuro con una sola dose invece che con due dosi. Sarà prodotto interamente nel nostro Paese. È importante continuare ad investire sulla ricerca italiana e sulle sue eccellenze scientifiche». Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza, alla presentazione dei risultati del vaccino ReiThera.
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