Salute 31 Gennaio 2024 13:18

Vaiolo delle scimmie: 11 casi in Toscana, medici invitano alla vaccinazione

In provincia di Firenze sono stati diagnosticati 11 casi di vaiolo delle scimmie. Il contagio risalirebbe al periodo delle festività natalizie. Sono state messe in atto tutte le misure individuate nella circolare ministeriale che prevedono autoisolamento e informazione sulle misure igieniche i comportamenti da attuare

di V.A.
Vaiolo delle scimmie: 11 casi in Toscana, medici invitano alla vaccinazione

In provincia di Firenze sono stati diagnosticati 11 casi di vaiolo delle scimmie, tutti prontamente gestiti dalle aziende sanitarie, spiegano dagli uffici dell’assessorato regionale al diritto alla salute. I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della salute. Il contagio risalirebbe al periodo delle festività natalizie. Sono state messe in atto tutte le misure individuate nella circolare ministeriale che prevedono autoisolamento e informazione sulle misure igieniche i comportamenti da attuare, al fine di prevenire la diffusione ad altre persone della malattia.

I sintomi sono simili a quello del vaiolo, ma in forma meno grave

La Regione, con i settori competenti, è in stretto contatto con le Asl per un monitoraggio costante della situazione, che si presenta come stabile e sotto controllo. Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale infettiva rara, riscontrata per lo più in paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale, anche se nel 2022 ci sono stati focolai in diverse nazioni e pure in Italia. Si manifesta con sintomi simili a quello del vaiolo, ma in forma meno grave. La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto, compresa l’attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee. La malattia insorge dopo una dozzina di giorni dall’esposizione e dura da due a quattro settimane: febbre, cefalea, dolori muscolari, linfoadenopatia ed eruzioni cutanee dopo i primi giorni sono i sintomi. Il vaiolo delle scimmie si può presentare clinicamente in modo differente: alcune persone presentano sintomi lievi, raramente asintomatiche, altre possono sviluppare sintomi più gravi.

Ordine dei medici: “No ad allarmismi, ma serve vaccinazione”

“Nessun allarmismo sul vaiolo delle scimmie dopo i casi registrati a Firenze, ma è chiaro che la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con infezione da Hiv e a quelle persone che appartengono alle categorie a rischio ben individuate dai comunicati del Ministero della salute e dalla Regione”, dichiara Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze. “Il virus detto in gergo medico-scientifico monkeypox – spiega Blanc – non si trasmette facilmente: al di fuori dei rapporti intimi la sua trasmissione non è comune. Ne consegue che la sua diffusione non è alta. I soggetti immunocompetenti non sono esposti a particolari rischi di complicazioni“. L’infettivologo elenca anche i principali sintomi del virus. “Eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati: quando ci sono questi sintomi – conclude Blanc – è bene rivolgersi prontamente ad un medico”.

 

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