La piccola, totalmente asintomatica, vive nel sud-ovest del Paese con due adulti già precedentemente contagiati dal virus. In Italia stimati 599 casi e un’età media di 37 anni. Dopo Roma, da oggi al via le vaccinazioni anche in Emilia-Romagna
Ha quattro anni e vive a Pforzheim, nel sud-ovest della Germania, la prima bambina a cui è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie. Il caso tedesco, comunicato dal Robert Koch Institute (Rki), l’Ente nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie in Germania, è il primo accertato tra la popolazione pediatrica.
Nella famiglia della piccola già due adulti prima di lei erano risultati positivi al virus. La bambina totalmente asintomatica, nel frattempo, sarebbe entrata in contatto solo con alcuni parenti stretti. Visitata da un medico a scopo del tutto precauzionale e sottoposta ad un tampone alla gola è risultata positiva al Monkeypox virus. Finora i casi segnalati in Germania sono 2.916, tra cui 7 femmine, in meno di 3 mesi.
Anche in Italia le donne restano le meno colpite: sono 9 su 599 casi totali. Secondo l’ultimo bollettino settimanale del ministero della Salute, che ha rilevato 54 nuovi positivi, i pazienti che hanno contratto il vaiolo delle scimmie durante un viaggio all’estero sono 169 e l’età media dei contagiati è di 37 anni. La regione con il maggior numero di casi resta la Lombardia con 265 casi, seguita dal Lazio con 114 positivi, Emilia-Romagna 65 e Veneto 42.
Dopo l’apertura della campagna vaccinale allo Spallanzani di Roma, anche l’Emilia-Romagna ha dato il via, da oggi, alle prime vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie. In questa fase, secondo quanto stabilito dalle linee guida ministeriali, i vaccini sono destinati al personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a Orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.
La possibilità di estendere la campagna vaccinale in altre Regione e ad altre fasce di popolazione è strettamente connessa alla disponibilità di vaccini. E sull’argomento ha già detto la sua, su Twitter, Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: «C’è un problema di dosi di vaccino (contro il vaiolo delle scimmie), così negli Stati Uniti oggi l’Fda autorizzerà che con una dose si potranno vaccinare 5 persone. Un modo per moltiplicare per 5 i vaccini disponibili. Urge la stessa decisione anche in Europa ed in Italia. Sveglia».
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