La pandemia ha rinsaldato i principi della Value Based Healthcare. Desideri: «Il PNRR si concentra su quattro punti essenziali; medicina del territorio, approccio multiprofessionale, reti e ospedali di prossimità e sanità digitale»
L’emergenza da Covid-19 ha messo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo ed evidenziato il bisogno di ripensare i paradigmi alla base della gestione sanitaria. La necessità di un Value Based Healthcare Ecosystem in Italia, in grado di mettere al centro i bisogni di assistenza sanitaria delle persone, è sempre più evidente. Questo modello impone di rafforzare la sanità di prossimità e l’integrazione ospedale-territorio attraverso l’impiego diffuso del digital health per sfruttare a pieno le nuove tecnologie a disposizione.
Un Advisory Board, composto da Stakeholder Istituzionali nell’ambito della presa in carico dei pazienti cronici ha identificato, in coerenza con i principi del PNRR Salute, nuovi percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali e modelli innovativi di presa in carico dei pazienti a rischio cardiovascolare attraverso l’adozione di sistemi cardiologia digitale. Le raccomandazioni dell’Advisory Board si basano sui dati emersi da due ricerche. Le analisi mostrano come sia fondamentale il conseguimento di una maggiore integrazione tra medici specialisti, medici di medicina generale e farmacie, attraverso il ripensamento dei percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali, secondo logiche di population health management, e l’impegno di sistemi di telemedicina per la loro implementazione.
Tra i coordinatori dell’Advisory Board c’è Enrico Desideri, Presidente della Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità. Nell’intervista a Sanità Informazione, sottolinea con chiarezza le carenze del sistema e individua i quattro punti essenziali per implementare il progetto Value Based Healthcare Ecosystem che vede Daiichi Sankyo Italia come Main Partner.
«Da anni si sapeva che l’insufficiente presa in carico dei malati cronici e vulnerabili era un’inaccettabile e grave carenza dei sistemi sanitari pubblici – spiega -. Il PNRR ha ripreso con forza questa tematica concentrandosi su quattro punti essenziali: il primo è garantire una presa in carico in prossimità. Per fare questo – aggiunge – oltre agli ambulatori delle cure primarie, il territorio deve sviluppare un approccio multiprofessionale e potenziare gli ospedali di comunità per tutelare le persone che altrimenti finiscono in ospedale. Il secondo nodo – prosegue – è il raccordo strutturato tra il territorio rinforzato e l’ospedale di riferimento. La terza questione riguarda i centri di eccellenza che devono raccordarsi con gli ospedali di prossimità per rispondere alle esigenze di salute di tutti i cittadini. E poi c’è il grande tema della sanità digitale – puntualizza il presidente – in questo l’Italia deve fare un passo avanti. La digital health permette la condivisione dei dati sanitari, la stratificazione della popolazione individuando quella a elevato rischio e maggiore vulnerabilità. La sanità digitale è anche valutazione sistemica, epidemiologica e miglioramento continuo. Questi sono i punti di forza del PNRR e questo è l’impegno della fondazione che presiedo» conclude Desideri.
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