Salute 11 Novembre 2022 12:26

Via a test su anticoncezionale maschile, blocca sperma per 2 anni

Il nuovo metodo contraccettivo maschile verrà testato a Melbourne, in Australia. Consiste in un’iniezione di un idrogel in grado di bloccare il passaggio dello sperma ai testicoli

Via a test su anticoncezionale maschile, blocca sperma per 2 anni

Non è un «pillolo», ma un’iniezione di idrogel che impedisce al liquido seminale di raggiungere i testicoli. Un «punto di svolta» per la contraccezione maschile, che verrà sperimentato per la prima volta in un ospedale di Melbourne, in Australia. Nello studio, secondo quanto riportato dal Guardian, verranno coinvolti 25 uomini: il nuovo anticoncezionale è un idrogel che verrà iniettato nei vasi deferenti, i «tubi» che trasportano lo sperma per impedirgli di raggiungere i testicoli. Si ritiene che l’effetto dell’idrogel duri circa due anni e potrebbe poi essere reiniettato, offrendo un’alternativa alla vasectomia standard, che invece dovrebbe avere un effetto permanente.

Possibile alternativa non permanente alla contraccezione maschile?

Finora i ricercatori della Epworth Freemasons di Melbourne hanno eseguito la procedura su quattro uomini. I partecipanti saranno monitorati per tre anni: i ricercatori analizzeranno campioni e  sottoporranno i soggetti a regolari controlli sanitari. Il ricercatore principale dello studio e urologo dell’Epworth Freemasons, Nathan Lawrentschuk, ha affermato che lo studio esaminerà se l’idrogel è davvero un’alternativa non permanente alla contraccezione maschile. «Se avrà successo, potrebbe essere un punto di svolta, assicurando che la contraccezione sia una responsabilità condivisa tra le coppie», dichiara Lawrentschuk. Attualmente, vasectomie e preservativi sono l’unica forma disponibile di contraccezione maschile.

Altre due pillole in fase di sperimentazione

Sono in fase avanzata che due pillole contraccettive maschili sperimentali, DMAU e 11β-MNTDC che sembrano ridurre il testosterone senza causare «effetti collaterali inaccettabili».  Le due pillole hanno un meccanismo d’azione simile e funzionano riducendo i livelli degli ormoni coinvolti nella produzione di spermatozoi. Entro la fine dell’anno, invece, dovrebbe partire la sperimentazione di una pillola non ormonale che ha come obiettivo una proteina chiamata «recettore alfa dell’acido retinoico» (RARα), fondamentale per la formazione dello sperma. Il farmaco, chiamato YCT529, agisce solo su RARα e, somministrato oralmente a topi per due settimane, ha diminuito significativamente la conta spermatica e si è rivelata efficace al 99% nel ridurre le gravidanze. Un altro «pillolo» candidato è un composto sviluppato e testato sui topi e ha come obiettivo la calcineurina, una proteina che gioca un ruolo molto importante nella formazione dello sperma. Sembra promettente, almeno dai test sugli animali.

 

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